Ragazzo romeno senza patente travolge una famiglia e scappa

RomaUn folle sorpasso a velocità sostenuta e, per giunta, in curva: il furgone, con un diciassettenne romeno al volante, sbanda e invade la corsia opposta schiantandosi frontalmente con una utilitaria. Sulla Ford Fiesta, semidistrutta, perde la vita Roberto Palma, l’uomo di 41 anni alla guida, e restano gravemente feriti la moglie Laura, 42 anni, e il figlio di 12 anni seduto sul sedile posteriore.
Così, secondo la ricostruzione dei carabinieri, è stata distrutta un’intera famiglia sabato sera ad Artena, un piccolo centro vicino a Colleferro, a quaranta chilometri da Roma. Subito dopo il tremendo impatto, il giovane straniero è sceso dal Ducato sul quale viaggiava anche lo zio trentaseienne, anche lui di nazionalità romena e, invece di dare l’allarme e cercare di soccorrere i feriti, è scappato a piedi per i campi, seguito dal parente.
La fuga dei due pirati della strada, fortunatamente, è durata poco. In base a qualche testimonianza, ma soprattutto con la rapidità delle indagini, i carabinieri sono riusciti a bloccare i due romeni. Grazie agli elementi trovati sul furgone, di proprietà di un’impresa edile, gli investigatori hanno identificato i due «pirati» (che risultano, tra l’altro, entrambi incensurati), hanno messo sotto controllo le rispettive abitazioni a Roma, nella zona di Forte Bravetta (del minorenne) e a Ladispoli, un paese-dormitorio a nord della capitale, dello zio. Quest’ultimo è stato fermato nei pressi della stazione ferroviaria di Labico, a pochi chilometri dal luogo dell’incidente. Il nipote, invece, era già arrivato a Roma e stava tentando di eclissarsi a bordo di un treno in partenza alla stazione Termini, ma è stato bloccato e trasferito, in quanto minorenne, in un centro di prima accoglienza. Insieme con lo zio, portato nel carcere di Velletri, dovrà rispondere delle accuse di omicidio colposo, omissione di soccorso e guida senza patente. Gli accertamenti effettuati al momento del fermo portano a escludere che il ragazzo guidasse ubriaco o sotto l’effetto di sostanze stupefacenti.
Gravi le condizioni dei due feriti, ricoverati all’ospedale di Velletri: il figlio della vittima, che presentava numerosi traumi, è stato sottoposto a un intervento chirurgico per l’asportazione della milza e si trova attualmente nel reparto di terapia intensiva. La mamma, invece, è stata sottoposta a una serie di accertamenti ma le sue condizioni sembrano meno preoccupanti, anche se la prognosi resta riservata come per il bambino.
Contrastanti le reazioni e i commenti ad Artena, dove Roberto Palma, che faceva il muratore, era conosciuto da tutti. «Poi dicono che ce l’abbiamo con i romeni - sbotta uno degli avventori del bar Centrale, dove non si parla d’altro -. Questi dicono che fossero incensurati, venuti in Italia per lavorare: ma come si fa a guidare un furgone senza patente? Chi glielo ha affidato?». Una ragazza, invece, appare rassegnata: «Quello ha ammazzato un padre di famiglia, ma fra qualche mese lo faranno uscire, magari affidandolo ai servizi sociali, e tornerà a far danni... ».

Di tutt’altro avviso il sindaco Maria Luisa Pecorari: «Ad Artena vivono circa 400 romeni, lavorano quasi tutti nell’edilizia e non hanno mai creato problemi. Piuttosto il vero problema è la pericolosità di quella strada (la provinciale Ariana, ndr) dove si verifica un gran numero di incidenti».

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