Renata balla da sola: «Sono stanca ma non mi fermerò»

Renata balla da sola: «Sono stanca ma non mi fermerò»

In attesa del sabato che propone in menu la grande manifestazione di San Giovanni e la pronuncia del Consiglio di Stato sull’ennesimo ricorso del Pdl contro l’esclusione della lista provinciale, e in attesa anche di sapere se il voto si svolgerà regolarmente il 28 e 29 marzo o sarà rinviato, ieri Renata Polverini ha proseguito imperterrita il suo frenetico tour de force elettorale. Come se nulla fosse, o quasi. Qualche segno di stanchezza emerge, ma lei tira dritto: «Non sono al massimo dal punto di vista fisico ma comunque ho iniziato stamattina e finirò stasera tardi - ha detto ieri -. Dall’inizio della campagna elettorale non mi sono mai fermata e non lo farò adesso. E stasera (ieri sera, ndr) andrò anche a ballare».
Trascurando l’improvvisa febbre del giovedì sera della candidata, la gironata di ieri è filata via come al solito a macinar chilometri. Dapprima a Bracciano a un centro diurno di assistenza a disabili (Aais), dove Polverini ha parlato di un «assegno di cura» a sostegno delle famiglie che si fanno carico dell’assistenza a domicilio di una persona anziana o diversamente abile e non autosufficienti. Poi nella sede di un consorzio a Dragona, dove nel corso di un incontro con i cittadini, con il presidente del XIII municipio Giacomo Vizzani e con il vicepresidente del consiglio regionale Bruno Prestagiovanni ha annunciato «l’integrazione al reddito per i lavoratori in difficoltà e un premio alle imprese che stabilizzano i precari con più di 35 anni». Quindi un incontro con imprenditori e lavoratori della Tiburtina Valley: «È una zona che nel 2008 ha subito l’esondazione dell’Aniene. La Regione ha messo in campo delle risorse, sulla scia delle indicazioni del Comune di Roma, ma il 30 per cento di queste non è stato ancora erogato. Noi ci impegniamo a farlo. È una zona in cui lavorano tanti imprenditori, che concorrono all’economia della nostra Regione su cui il mio programma ha punti qualificanti: sostegno al credito, politiche industriali e per le nuove tecnologie».

Infine, prima della pista da ballo, una buona notizia, con la Corte Costituzionale che dà torto al centrosinistra sulla questione del decreto salvaliste: «Ogni tanto un colpetto a favore non guasta. Un po’ di ottimismo!». La speranza (di riavere il Pdl nella scheda) è l’ultima a morire.

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