Firenze - Tra il fiume di messaggi pubblicati su Twitter e Facebook il primo cittadino di Firenze ha trovato anche il tempo per scrivere un libro. Il manoscritto non è ancora terminato e, a quanto pare, Matteo Renzi sta facendo sforzi sovrumani per poterlo concludere in tempi ragionevoli. Sulla sua bacheca di Facebook lui stesso scrive che si sveglia alle quattro e mezza, ogni mattina, per terminare l'opera. Uno sforzo non indifferente, visto che poi la giornata, a Palazzo Vecchio, è sempre molto lunga. E il suo lavoro, com'è noto, non si limita alla gestione del Comune di Firenze (il lavoro più bello che avrei mai potuto fare, disse qualche mese fa intervistato da Daria Bignardi). Nonostante le ultime incomprensioni con i suoi "compagni" di avventura (in primis Pippo Civati), Renzi è uno dei più attivi "rottamatori", i giovani del Pd che si propongono di rivitalizzare il partito mandando in pensione i vecchi leader e rilanciando, in tutto e per tutto, le primarie.
La stima del Cavaliere Renzi è molto stimato dal presidente del Consiglio Berlusconi. Una sua recente visita ad Arcore, per parlare di alcuni finanziamenti che il governo aveva stanziato per la città di Firenze, ha fatto molto arrabbiare a sinistra. Lui non si è mai pentito della visita dal Cavaliere e anzi, di recente ha detto che lo rifarebbe, e in ballo c'è il bene della sua città.
Il libro stampato da Rizzoli Nonostante l'ottimo rapporto - sia pure tra spond epolitiche diverse - tra Renzi e il Cavaliere, a sorpresa si apprende che il libro del primo cittadino di Firenze non sarà più pubblicato da Mondadori, come
doveva essere, bensì da Rizzoli. Fino a ieri era solo un’indiscrezione, poi è stata confermata da fonti vicine alla casa editrice. Un cambio "strategico" dettato dall'esigenza di non vedersi boicottare troppo dalla sinistra?- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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