In ritardo di cinque anni e in versione mini rispetto al progetto iniziale, entro fine maggio dovrebbe finalmente partire il restyling di piazza Cordusio. Un piano che il Comune realizzerà per metà attraverso oneri di urbanizzazione e per l'altra metà con contributi privati dei proprietari dei palazzi che si affacciano sulla piazza - da Hines a Generali Real Estate - e hanno investito sui restauri negli ultimi anni. I costi stimati sono scesi da 8 a 5 milioni, si è abbandonata l'idea di eliminare il passaggio dei tram (troppo costosa e con impatto notevole sulla rete di trasporti), anche la posa di alberi in vaso a quanto pare dovrà attendere, rimane l'obiettivo di ripristinare l'antica forma ellittica disegnata da Luca Beltrami, rendere pedonale il tratto vicino a via Dante, allargare in parte i marciapiedi di via Orefici. Non si trasferiscono più i tram ma ci saranno comunque interventi straordinari di rinnovamento dell'armamento tranviario, in via Dante, Orefici, Mazzini, piazza Cordusio. E qui, oltre agli oneri già previsti, entra in gioco con un contributo extra il Fondo Gre Hospitality (di Generali Real Estate), proprietario del complesso immobiliare tra Cordusio, via Mercanti e via Orefici, che da un anno ospita l'hotel a cinque stelle «Gran Meliá Palazzo Cordusio». Si tratta dello storico Palazzo Venezia con il «cupolone» sormontato da un lanternino, ex sede delle Assicurazioni Generali. La proprietà ha firmato con Comune e Atm uno «schema di convenzione» per la «realizzazione di interventi straordinari aggiuntivi di mitigazione acustica sull'armamento tranviario in prossimità di piazza Cordusio». In pratica, opere antivibrazioni e antirumore per difendere il sonno dei clienti dell'hotel stellato, ma che andranno a beneficio di tutti. Durante i lavori di riqualificazione dell'albergo il fondo aveva già contribuito agli interventi per attutire il passaggio della metropolitana nella stazione di Cordusio. Ora la proprietà, come si legge nella determina dirigenziale del Comune, ha manifestato all'amministrazione e ad Atm «la volontà di contribuire, a proprie spese, alla realizzazione di alcuni interventi straordinari aggiuntivi» sui binari «per i minimizzare il disturbo da vibrazioni e da rumore che deriva dalla vicinanza della linea tramviaria all'hotel di lusso». Gre sgr si impegna a finanziare i lavori per un «importo massimo di 377mila euro» e a versarne 180mila per la gestione e le opere di mantenimento e lubrificazione per i 10 anni successivi. Circa 557mila euro totali. Atm si è impegnata ad avviare i lavori complessivi in Cordusio e nelle vie che rientrano nel progetto di restyling «entro il 31 maggio».
E a proposito di superalberghi, l'assessore alle Risorse finanziarie Emmanuel Conte è tornato a fare pressing sul governo per alzare la tassa di soggiorno, l'ipotesi caldeggiata dal sindaco è di raddoppiarla da 5 a 10 euro a notte nei 4 e 5 stelle.
«I Comuni generano valore per il Pil italiano tramite i servizi del turismo ma non compartecipano al successo dal punto di vista degli incassi - ha sostenuto Conte alla conferenza Anci Ifel -: a noi resta solo una piccola parte, l'imposta che non abbiamo nemmeno l'autonomia di aumentare, siamo costretti a rimanere nel range da zero a 5 euro fissato 15 anni fa. L'aumento richiesto non è vessatorio, serve a restituire servizi per i cittadini. Il turismo ha effetti anche negativi che vanno gestiti».
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