Ricordarla viva

Immagini o fotografie della vera Eluana, alla fine, non ne sono uscite. Giuseppe Englaro ha tenuto fede al suo giuramento e ha rinunciato a un’arma finale che sarebbe stata devastante: per questo aveva invitato Berlusconi e Napolitano al capezzale della figlia. Malissimo che fosse andata, era pronto a mostrare l’altra faccia di quelle foto fascinose e sorridenti che lui stesso aveva dato a tutti i giornali. La vera Eluana, intanto, l’avevano vista gli infermieri che l’hanno portata da Brescia a Udine, e ne avevano parlato con un paio di cameramen.

L’avevano vista due giornalisti fidatissimi, tra i quali la giornalista della Rai che ha parlato in questi giorni.

Circolavano leggende e persino una foto galeotta, rubata non si sa come e vista da quattro giornalisti che ne erano rimasti sconvolti: il corpo rinsecchito, atrofizzato, gli arti di vecchia, rattrappiti; le piaghe sulla guancia destra perché posizionata spesso di lato, non potendo deglutire; il naso ormai enorme rispetto a un viso ritratto, le orecchie deformate, callose, scurite per le piaghe; le pupille grandi e spente che si muovevano orribilmente in tutte le direzioni, oppure immobili con le palpebre a mezz’asta proprie della demenza; la saliva che colava dalla bocca, la lingua morta e penzolante da una parte o dall’altra.

Immagini che non sono mai uscite e che probabilmente non usciranno mai. Di chiunque ne sia il merito, grazie.

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