
È un pachistano di 25 anni, incensurato e regolare, rider per la notissima piattaforma di delivery «Glovo», il giovane che il 4 dicembre scorso ha abusato di una ragazza italiana 18enne alla quale aveva portato la pizza a casa, in zona San Siro. Lo ha catturato per strada mercoledì pomeriggio, in piazzale Siena, a ridosso della zona popolare di San Siro, mentre stava lavorando in sella alla tipica bici con pedalata assistita, la squadra investigativa del commissariato «Lorenteggio» guidata dal commissario capo e vice dirigente Amedeo Carbone e coordinata dal pm Marco Cirigliano. Il rider si trova adesso ai domiciliari in una località dell'hinterland, ospite di una famiglia di conoscenti, visto che pur non trattandosi di un senza fissa dimora, è comunque una persona che ha una residenza meramente fiscale, dove non lo si trova mai e dorme sempre a casa di amici (raramente gli stessi) che gli danno appoggio.
Quella sera la giovane che aveva fatto l'ordinazione online si era poi trovata davanti il rider, come accade normalmente in questi casi. Lui durante la consegna aveva cominciato a farle delle domande personali quindi, forse dopo aver capito che la ragazza era completamente sola in casa, l'aveva spinta all'improvviso all'interno dell'appartamento, l'aveva bloccata e palpeggiata più volte nelle parti intime, del tutto incurante della reazione di lei che si divincolava. Con fatica alla fine la 25enne era però riuscita a spingere via il rider; non appena ripresasi, aveva chiamato il 112 e sul posto erano arrivati i poliziotti delle Volanti.
Dopo la denuncia, gli investigatori del commissariato di polizia della zona, il «Sempione», sono partiti in una lunga indagine per arrivare all'identificazione del rider. L'ultima parte del lavoro, ottenuti il riconoscimento del presunto violentatore da parte della vittima e riscontrata la presenza dell'indagato sul luogo dell'aggressione, è stata la ricostruzione dei suoi movimenti per arrestarlo e lì sono entrati in gioco i colleghi del commissariato «Lorenteggio» che hanno seguito le consegne effettuate dal 25enne. Oltre alla residenza fiscale e a qualche domicilio saltuario, non c'era in realtà granché infatti sul suo conto. Al punto che, al momento della cattura, mercoledì, il rider è stato bloccato per strada, in piazzale Siena, mentre stava lavorando.
«Quando l'abbiamo fermato eravamo interessati a operare in sicurezza, quindi lo abbiamo accompagnato in ufficio - ci spiegano al commissariato Lorenteggio -.
Lui, che parla solo un dialetto pachistano, l'urdu, ha enormi difficoltà a esprimersi in italiano e ci siamo avvalsi di traduttori, ma non ha detto nulla di particolare, ha spiegato di ricordarsi appena di quella notte e comunque non ha fatto dichiarazioni significative in merito all'abuso sessuale».
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