Dati alla mano, in Italia colpisce il 16,1% della popolazione di età compresa tra i 45 e i 60 anni. In estate le diagnosi aumentano a causa di alcune abitudini, come l'uso di calzature aperte e la frequentazione di ambienti umidi (spiagge, piscine, spogliatoi). Stiamo parlando dell'onicomicosi, un disturbo delle unghie consistente in un processo infettivo provocato da vari agenti patogeni (funghi, muffe, lieviti).
Nel momento in cui un fungo penetra nell'unghia, inizia a nutrirsi di cheratina e quindi consente un cambiamento dell'aspetto e della consistenza dell'unghia stessa. Il patogeno può anche contaminare calze e scarpe e infettare, così, parti del piede altrimenti sane. A seconda della localizzazione dell'infezione si distinguono cinque tipologie di onicomicosi:
- Subungueale distale
- Subungueale prossimale
- Laterale
- Superficiale bianca
- Totale.
Le cause e i fattori di rischio dell'onicomicosi
Nella maggior parte dei casi l'onicomicosi è la conseguenza dell'azione deleteria di alcuni funghi (in particolare Candida albicans, Epidermophyton, Trichophyton, Aspergillus) che trovano negli ambienti caldo umidi (ad esempio calze e calzature chiuse e troppo strette) le condizioni ideali per proliferare.
Sono incriminate anche le superfici contaminate di docce, spogliatoi, piscine dove spesso si cammina a piedi nudi. Attenzione poi alle condizioni igieniche dei centri estetici. Gli strumenti non adeguatamente sterilizzati rappresentano un pericolo per la salute delle unghie. Esistono dei fattori di rischio che predispongono alla comparsa dell'onicomicosi:
- Malattie cardiovascolari
- Diabete
- Ipertensione
- Alluce valgo
- Traumi pregressi dell'unghia
- Scarsa igiene
- Scarpe inadeguate
- Uso prolungato di smalti e prodotti chimici.
I sintomi e le conseguenze dell'onicomicosi
Come già detto, l'onicomicosi causa un'alterazione del colore e della consistenza dell'unghia. Qualsiasi piccolo cambiamento deve destare sospetto perché è segno dell'infezione in atto. Riconoscere il disturbo, dunque, è alquanto semplice. In particolare bisogna prestare attenzione a queste manifestazioni:
- L'unghia è fragile, la sua estremità si spezza facilmente
- L'unghia è costellata di macchie e striature bianche, gialle o marroni
- L'unghia è ispessita e deforme, la pelle attorno si presenta infiammata
- Sotto la superficie dell'unghia vi è un accumulo di materiale cheratinico
- Le dita del piede emanano un odore sgradevole.
L'onicomicosi non è solo un problema di natura estetica. Se sottovalutata, infatti, provoca una sensazione di fastidio o di vero e proprio dolore. In uno stadio avanzato l'infezione può estendersi a tutta l'unghia e determinare il suo distacco.
Come trattare e prevenire l'onicomicosi
La medicina tradizionale prevede l'uso di antimicotici ad azione topica (creme, lozioni, smalti) o sistemica (capsule, compresse) per curare l'onicomicosi. Il trattamento, il cui obiettivo è quello di far ricrescere un'unghia nuova, è piuttosto lungo e può durare anche un anno. Quando i sintomi sono in fase iniziale si può ricorrere ai rimedi naturali per evitare la diffusione dell'infezione. Tra questi figurano:
- L'olio essenziale di elicriso: dall'azione antibatterica e antifungina, si applica direttamente sull'unghia (bastano poche gocce) più volte al giorno
- Il tea tree oil: anche in questo caso si applicano alcune gocce sull'area interessata due o tre volte al giorno
- Il bicarbonato: prodotto efficace da aggiungere al pediluvio o per praticare degli impacchi che devono essere applicati sull'unghia
- L'olio di Neem: ricco di acidi grassi e di vitamina E, va a potenziare i benefici del tea tree oil.
Come ridurre il rischio di onicomicosi
Per ridurre in maniera significativa il rischio di sviluppare l'onicomicosi è fondamentale adottare una serie di pratiche comportamentali. Innanzitutto non si deve trascurare l'igiene. Al lavaggio accurato dei piedi, deve seguire un'asciugatura completa, soprattutto tra le dita, per prevenire l'accumulo di umidità.
Altrettanto importante è evitare di camminare a piedi nudi in luoghi pubblici umidi (spogliatoi, piscine, docce). In questi ambienti è consigliato l'uso di ciabatte in gomma che creano una barriera protettiva. Bisogna poi favorire la ventilazione dei piedi lasciandoli scoperti quanto più possibile.
Infine rafforzare il sistema immunitario mediante una dieta equilibrata, l'uso di integratori specifici e un detox regolare può contribuire a migliorare la capacità dell'organismo di combattere le infezioni fungine.
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