Se a Firenze è stata una giornata molto agitata, con gli scontri tra polizia e antagonisti durante la mobilitazione contro il premier Renzi, in concomitanza con la seconda giornata di lavori della Leopolda, ci sono stati momenti di forte tensione anche a Roma, alla Magliana. A fronteggiarsi i manifestanti di Forza Nuova e gli antagonisti di un centro sociale. Entrambi i gruppi erano scesi in piazza nonostante la questura lo avesse vietato. Dopo che i due gruppi sono entrati in contatto è scattato l'intervento delle forze dell'ordine, volto a evitare il peggio. Almeno trenta le persone fermate, quattro i feriti. Le manifestazioni, come dicevamo, erano due: quella di Forza Nuova era intitolata: "Roma come Goro, non passa lo straniero". Dall'altra parte la manifestazione "antifascista" promossa dagli antagonisti.
La questura era dell'avviso che manifestare nello stesso giorno e nelle stesse ore fosse troppo pericoloso. E per questo aveva detto no a entrambi i gruppi. Ma già nel pomeriggio, nel quartiere della Magliana, c'era stato nervosismo, con molti cittadini scesi in strada per protestare contro il centro sociale "Macchia Rossa". Con il passare delle ore la situazione è diventata sempre più incandescente, specie quando alcuni militanti di Forza Nuova, radunatisi in piazza De Andrè, sono stati allontanati. Dopo un po' alcune centinaia di militanti di Macchia Rossa sarebbero usciti per strada "con volti coperti da caschi, armati di mazza, spranghe, sassi e bombe carta, aggredendo le forze dell'ordine" e causando "devastazione e saccheggio dell'intera area". I residenti, sempre più preoccupati, hanno chiesto a gran voce, agli agenti, la chiusura del centro sociale. Trenta, in tutto, le persone fermate.
Dopo aver perquisito il centro sociale, ubicato in uno stabile occupato, le forze dell'ordine avrebbero trovato spranghe e mazze. La sede del centro sociale è stata posta sotto sequestro.
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