Coronavirus, furti ai giornalisti fuori dallo Spallanzani

Cronisti rapinati delle loro attrezzature a un passo dall’ospedale romano dove seguono l’emergenza coronavirus. Furti per un valore di 2mila euro

Coronavirus, furti ai giornalisti fuori dallo Spallanzani

Mentre la città è sconvolta dal coronavirus e i medici cercano di arginare in ogni modo possibile il problema, accade l’inaspettato. E non è una buona notizia. Una serie di furti sono stati effettuati a danno delle troupe televisive che seguono le dirette per la lettura del bollettino fuori dall’istituto Spallanzani di Roma.

L’ultimo in ordine di tempo questa mattina, mentre i tecnici predisponevano la diretta per un canale nazionale. L’auto, una Panda, parcheggiata fuori dal cancello principale, a una decina di metri da dove si svolgono le dirette, è stata aperta e in pochi minuti è stata sottratta l’attrezzatura (microfono, monopiede, batterie e cavi) per un valore di circa 2mila euro. "Non è la prima volta - sottolineano i tecnici presenti, sgomenti e preoccupati - nel pomeriggio scatterà la denuncia".

Intanto, arrivano aggiornamenti sui casi di coronavirus che arrivano dallo stesso ospedale romano. "In questo momento sono ricoverati presso il nostro Istituto 59 pazienti. Di questi 25 (in aggiunta alla coppia cinese ormai negativa) sono risultati positivi e ricoverati", spiega lo Spallanzani nel bollettino medico del 5 marzo. Tutti i ricoverati sono in condizioni cliniche stabili a eccezione di cinque che presentano una "polmonite interstiziale bilaterale" in terapia antivirale e che necessitano di supporto respiratorio.

Tutti i casi positivi, al momento, ancora presentano un collegamento epidemiologico con le aree del nord del Paese o con un caso confermato. Si sta provvedendo a dimettere 5 pazienti, risultati negativi ai test e che non richiedono più ospedalizzazione. Nei casi positivi rientra la coppia di Fiumicino con la figlia, l’agente di polizia ricoverato e la moglie, due figli e la cognata, tutti e quattro in isolamento domiciliare a Pomezia. Due pompieri: il primo, un allievo vigile del fuoco in sorveglianza sanitaria dal 2 marzo allo Spallanzani, l’altro portato al polo sanitario della capitale nel pomeriggio di martedì. Sono tutti in buone condizioni.

Positivi ai test anche un dipendente della Rai, giornalista del Tg3, con un link epidemiologico veneto, una donna di Fiuggi (Frosinone) che dal 16 al 23 di febbraio aveva viaggiato nelle zone del nord Italia. E una donna di Cremona che si trovava in visita ai parenti e si è recata al pronto soccorso di Formia, da dove poi è stata trasferita allo Spallanzani.

A questi si aggiungono anche 5 nuovi casi positivi: 2 sono riconducibili al nucleo famigliare di Pomezia (due studenti, uno del liceo Pascal e uno della scuola media Pestalozzi), uno di rientro dall’Iran, uno di rientro da Zanzibar con link epidemiologico con Bergamo e un uomo di Castel Madama collegato con il nord Italia. L’ultimo caso riguarda una donna degente al campus Bio Medico di Roma.

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