L’immondizia romana si ammassa in tutta la sua indecenza dappertutto. Senza risparmiare neppure i luoghi del dolore e della cura. Il Policlinico Umberto I di Roma, ad esempio, è l’ospedale più grande d’Europa. È una città nella città e, come per osmosi, ha cominciato a soffrire degli stessi mali della metropoli che lo ingloba. D’altronde, anche qui, è l’Ama a doversi occupare di recuperare i rifiuti non speciali. E anche qui sono arrivati i disservizi. Sono ben quattro giorni che non si vedono operatori ecologici all’orizzione e dentro al complesso sanitario è in corso una vera e propria emergenza. Come racconta Il Messaggero, infatti, la sporcizia si è via via stratificata lungo i viali del Policlinico, neanche fossimo a Caracas o in qualche megalopoli africana.
Nasce tutto da un appalto sospeso, quello incassato a suo tempo dalla Cooperativa 29 giugno, che ha mandato in cortocircuito l’erogazione del servizio. “Non ci rispondono”, spiega amareggiato il dg dell’Umberto I, Vincenzo Panella. “Da giorni - prosegue il dirigente - gli uffici stanno segnalando l’emergenza all’Ama che inizialmente ha rinviato la soluzione, poi nelle ultime ore è divenuto difficile proprio avere un contatto con l’azienda”.
Una situazione sgradevole, indecente ma anche e soprattutto pericolosa. Non solo dal punto di vista igienico.
Le montagne di spazzatura che incombono a due passi da padiglioni e reparti sono principalmente composte da materiali infiammabili come carta e plastica. Se malauguratamente dovesse sprigionarsi un incendio, le conseguenze sarebbero disastrose. È questa la grande, vera preoccupazione.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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