La casa di Alberto Sordi preesto diventerà un museo aperto a tutti. La giunta Gualtieri ha presentato la proposta di delibera e adesso manca solo l’approvazione dell’Assemblea capitolina per “dichiarare l'interesse pubblico connesso all'interesse culturale” correlato al progetto avanzato dalla fondazione Alberto Sordi. Come riportato da Il Messaggero, nel testo si legge che il Campidoglio vuole“riconoscere al complesso immobiliare Casa Sordi l'utilizzo a museo permanente dedicato alla vita dell'attore come edificio di interesse pubblico”.
Una battaglia lunga 7 anni
Finalmente dopo sette lunghi anni si chiude questo triste capitolo romano. Dopo la morte dell'attore, avvenuta nel 2003, e quella della sorella Aurelia, nel 2014, i 37 eredi avevano impugnato il testamento di quest'ultima adducendo che fosse"incapace di intendere e di volere". Infatti, nel 2011 la sorella di Sordi aveva deciso di scrivere quanto stabilito dal fratello prima della sua scomparsa. Tutte le istanze avanzate dagli eredi erano però state rigettate perché la signora Aurelia era stata giudicata lucidissima. Nel febbraio del 2020 gli eredi hanno quindi perso la causa e hanno deciso di rinunciare all'appello. In questo modo è stato avviato l’iter per consentire la realizzazione del museo nella splendida villa dove l'amatissimo attore romano viveva con le sue due sorelle, affacciata sulle Terme di Caracalla e all'inizio della via Appia.
La villa acquistata da Sordi
Nella proposta avanzata adesso, la giunta Gualtieri autorizza la costruzione di due manufatti nuovi, oltre che di uno spazio nel portico, che “avranno la funzione di sale espositive e saranno realizzati con strutture amovibili in metallo e vetro nel cortile di ingresso e nel patio”. Questi spazi potranno consentire anche di organizzare personali o di apprezzare tutti i cimeli e i quadri, tra i quali anche tre De Chirico, contenuti nella pinacoteca dell’indimenticato Albertone nazionale.
L’anno scorso, dopo che era terminata la mostra indetta per il centenario della nascita di Sordi, la villa poteva essere visitata solo su appuntamento e comunque in occasione di eventi organizzati direttamente dalla fondazione. Proprio quest’ultima si è data molto da fare per poter dare la possibilità al pubblico di visitare la villa che era stata costruita negli anni venti dall'architetto Clemente Burisi Vici e acquistata dall'attore nel 1954, soffiandola a Vittorio De Sica, anche lui interessato all'acquisto.
Sordi aprì le porte della sua casa solo a pochi amici, come Federico Fellini e Giulietta Masina. Al suo interno sono custoditi tutti i premi vinti da Sordi e c'è perfino un teatro dove l’attore organizzava delle prime speciali solo per pochi invitati.Segui già la pagina di Roma de ilGiornale.it?
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