All’inizio sembrava funzionare ma poi con il passare del tempo ha perso la sua efficacia. Stiamo parlando del Piano del Comune di Roma che prevede il divieto di transito e di sosta dei bus turistici nella zona del Centro, tranne in casi di specifiche deroghe, in vigore dal primo gennaio di quest’anno. L'intento era liberare le aree di maggior pregio dalla presenza massiccia di questi mezzi.
Come riporta Il Messaggero, all’inizio l’impatto del provvedimento fu rilevante perché il traffico e i torpedoni erano diminuiti ma con il passare del tempo e l’arrivo dell’estate le cose sono cambiate. Tanto è vero che secondo quanto riscontrato dai vigili ci sono stati più di 13 mila ingressi irregolari da inizio anno. Sono stati contati 2.355 accessi non autorizzati al Centro da uno dei varchi Ztl C, ovvero la zona che consente la circolazione solo al trasporto di scolaresche e a quello per disabili. I bus turistici sono stati multati con un importo di 450 euro ma questa cifra sembra non spaventarli. I vigili, poi, hanno registrato ancora più irregolarità nella Ztl-Vam, quella che interessa zone come il lungotevere e la zona vicino alla Corte di Cassazione. Qui le violazioni sono state 11.488.
La situazione non cambia per quanto riguarda i permessi rilasciati nel 2019. In questo caso l’amministrazione comunale ha scelto i carnet, cioè blocchetti di ingressi crescenti con un prezzo diverso ma comunque accessibile.
Dai dati si può capire la presenza significativa dei torpedoni sulle strade della Capitale. Secondo i dati dell’Agenzia per la Mobilità, infatti, sono stati venduti oltre a 150 mila tagliandi giornalieri e 203 carnet, di cui 39 da 50 ingressi, 31 da 100, 7 da 200 e 126 da 300.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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