Nuova tegola per Ama, un netturbino su tre è inabile al lavoro

Il caso: da un report di Ama emerge che su una flotta 4.300 netturbini ben 1.500 sarebbero inidonei a raccogliere i rifiuti

Nuova tegola per Ama, un netturbino su tre è inabile al lavoro

Dopo l’inchiesta con cui Filippo Roma de Le Iene ha smascherato i “furbetti” della raccolta differenziata, ovvero quei netturbini sfaccendati che non ritirano l’immondizia dagli esercizi commerciali, ecco una nuova tegola per l’Ama.

Nel mirino ci sono sempre loro, i dipendenti. Stando a quello che si apprende da un rapporto interno all’azienda, finito in queste ore sulla scrivania dell’amministratore unico Stefano Zaghis, un netturbino su tre sarebbe "inabile" al lavoro. Una vera e propria epidemia che ha messo ko quasi il 35 per cento degli operatori ecologici. I numeri dell’ennesimo scandalo che coinvolge la municipalizzata dei rifiuti li rivela Il Messaggero: su una flotta 4.300 netturbini ben 1.500 non potrebbero svolgere le mansioni più dure in via permanente o temporanea.

Le motivazioni di questo stillicidio sono le più svariate. C’è chi lamenta allergie allo smog o alle polveri, chi ha problemi alla schiena e acciacchi di varia natura. Tutte cose che gli impedirebbero di salire a bordo di un furgone e recuperare la spazzatura. Questa situazione è nota anche ai sindacati. Così come è noto l’alto tasso di finti malati e di chi ricorre furbescamente a congedi parentali e legge 104. Le cifre sfiorano il 15 per cento. Ciò accade in uno dei momenti più critici per la città.

Il Natale è alle porte. In questo periodo dell’anno aumentano i consumi e, di conseguenza, anche la mole di scarti è destinata a lievitare. Come farà Roma, già in emergenza da mesi, ad affrontare le Feste? Con l’imminente chiusura del sito di Colle Fagiolara, infatti, non si sa più dove portare gli scarti della lavorazione dei Tmb ed è in corso un braccio di ferro Comune-Regione sull’annosa questione di una nuova discarica per Roma. Una situazione spinosa per l’amministratore unico di Ama che è corso ai ripari. Il maggior numero di netturbini inidonei verrà destinato ad altre mansioni, mentre circa 200 dipendenti saranno inviati nei quartieri romani come spazzini.

Ma per arginare il fenomeno sono in arrivo anche altre misure.

Sempre stando a quello che racconta il quotidiano di via del Tritone, infatti, verranno intensificate le visite mediche e all’orizzonte ci sarebbero 350 nuove assunzioni per abbassare l’età media dei dipendenti che si aggira intorno ai cinquant’anni.

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