Riapre la discoteca dello stupro ma la licenza ancora non c'è

Il locale era stato chiuso per motivi di ordine pubblico a seguito dello stupro di una 25enne, riapre il locale con altro un altro nome per chiedere i permessi

Riapre la discoteca dello stupro ma la licenza ancora non c'è

"Ci saranno 25 telecamere". Dopo quattro mesi e mezzo da quando il questore ha revocato per motivi di ordine pubblico la licenza alla discoteca Factory, venerdì prossimo il locale riaprirà sotto altro nome, Eden, e ha inziato a pubblicizzare i prossimi eventi che avranno inizio l'11 ottobre.

La discoteca era stata chiusa dopo che una studentessa etiope era stata stuprata in prossimità del locale, nella notte tra il 18 e il 10 maggio scorso e per quanto successo era stato fermato un 25enne romeno a seguito delle indagini della squadra mobile di Roma. Il questore aveva emanato un provvedimento di chiusura in abase all'art. 10 del Tulps (Testo unico delle leggi di pubblica sicurezza), richiamando anche i precedenti interventi degli agenti "per liti, aggressioni e mancato rispetto degli orari di chiusura" oltre a "numerosi problemi causati dalla somministrazione incontrollata di bevande alcoliche". Inoltre l'Amministrativa avrebbe rilevato, nel corso di alcuni suoi controlli, che non tutti gli addetti ai servizi di controllo risultavano regolarmente autorizzati. Non a caso la licenza del locale era già stata sospesa ad aprile, per tre giorni.

Ora il locale dovrebbe aprire sotto il nuovo nome di Eden, ma assicura il gestore che verranno garantiti servizi migliori, con l'utilizzo

di 25 telecamere, il cambio della società di buttafuori, il divieto di ingresso ai minori di 18 anni e, inoltre, sarà attivato il servizio di navette (gratuite), che da Ponte Milvio collegherà al locale.

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