A Roma, la vittima di un furto a bordo di un bus dell’Atac ha reagito alla rapina ed è stata accoltellata da un tunisino 36enne con diversi precedenti penali. Anche se ferito, l’uomo ha deciso di sporgere denuncia e raccontare tutto ai carabinieri che sono riusciti a individuare l’aggressore. Secondo quanto ricostruito, lo scorso 10 settembre la vittima si trovava a bordo dell’autobus Atac 105 quando è stata prima rapinata e poi accoltellata dallo stesso borseggiatore.
Tunisino senza fissa dimora e con precedenti
Si tratterebbe di un tunisino di 36 anni con precedenti penali e non nuovo a questo genere di reati sui mezzi pubblici. Nella stessa giornata, poco dopo aver arrestato due persone gravemente indiziate di rapina nell'area della stazione Termini di Roma, i carabinieri di piazza Dante, coordinati dalla Procura della Repubblica di Roma, hanno arrestato anche un'altra persona, un tunisino 36enne, in Italia senza fissa dimora e con precedenti penali, che è stato sottoposto a fermo di indiziato di delitto per tentata rapina aggravata e furto con strappo aggravato.
Lo ha accoltellato al petto
Sull’uomo, i militari hanno raccolto gravi indizi di colpevolezza in ordine a due distinti episodi. Il primo, verificatosi domenica 10 settembre a bordo del bus ATAC 105, dove un cittadino 33enne originario del Bangladesh ha subito un tentativo di furto del suo telefono cellulare e, quando il poveretto ha reagito alla rapina, è rimasto ferito al petto da un'arma da taglio che il rapinatore ha estratto prima di darsi alla fuga. Il secondo episodio risale invece al giorno successivo, lunedì 11 settembre, quando a bordo del tram 5, all’altezza della fermata Manzoni, a una passeggera è stato letteralmente strappato dalle mani il suo smartphone. Il malvivente è poi scappato di corsa facendo perdere le proprie tracce.
Arresto convalidato
Entrambi i fatti sono stati denunciati: il primo presso i Carabinieri della Stazione Roma piazza Dante e il secondo presso gli uomini dell’Arma di Roma Prenestina.
I militari hanno subito avviato l'attività d'indagine che ha portato, in poco tempo, all'identificazione dell'indagato, che è stato formalmente riconosciuto non solo dalle due vittime, ma anche da una terza persona, un testimone che aveva assistito al primo colpo. L'arresto è stato poi convalidato e il tunisino di 36 anni, come disposto dall’Autorità Giudiziaria, è stato trasferito in carcere.Segui già la pagina di Roma de ilGiornale.it?
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