Ha prima minacciato i dipendenti di un ufficio comunale di Fiumicino (Roma), utilizzando un "nunchaku" estratto da un borsello in cui erano contenute anche altre armi, poi, dopo una vana fuga, si è scagliato contro gli agenti della polizia di Stato intervenuti sul posto aizzando loro contro il suo cane e proseguendo con le proprie intemperanze anche nei locali del commissariato.
Protagonista in negativo della vicenda un 29enne di nazionalità egiziana, tale H.A., personaggio da tempo già noto alle forze dell'ordine e con alle spalle una serie di precedenti. I fatti si sono verificati durante il pomeriggio di ieri, martedì 23 giugno, quando lo straniero si è presentato negli uffici comunali di Fiumicino portando con sè anche il cane di sua proprietà. Secondo quanto riferito da Roma Today, l'uomo avrebbe improvvisamente perso il controllo, iniziando ad inveire nei confronti dei dipendenti coi quali aveva avuto a che fare. Dopo le urla e gli insulti anche le intimidazioni, col 29enne che, per risultare più minaccioso, avrebbe estratto un "nunchaku" dal borsello rivolgendolo contro gli impiegati.
Compreso che di lì a poco sarebbero giunte le forze dell'ordine, H.A. ha quindi deciso di allontanarsi rapidamente dal posto e far perdere le proprie tracce. La fuga verso via Torre Clementina, tuttavia, non ha dato all'egiziano i frutti sperati, dato che gli uomini del commissariato di Fiumicino in breve sono riusciti ad individuarlo e lo hanno raggiunto.
Alla vista delle volanti e degli uomini in divisa, lo straniero ha iniziato a dare in escandescenze, gridando verso di loro e gesticolando furiosamente. "Io do fuoco a tutta la città se non ho i documenti", ha urlato H.A. con rabbia. "Vi ammazzo se non mi portate a Lunghezza…".
Completamente fuori controllo, l'extracomunitario ha sguinzagliato il cane aizzandolo contro i poliziotti: uno di questi ultimi è stato morso al braccio dall'animale, ma le cose sarebbero potute andare anche peggio se non fosse riuscito ad indietreggiare in tempo ed a proteggersi con destrezza.
Dopo aver finalmente bloccato l'esagitato straniero, i poliziotti sono riusciti ad effettuare la perquisizione, rinvenendo all'interno del suo marsupio un coltello ed un paio di forbici, oltre al "nunchaku" estratto poco prima negli uffici comunali.
Tratto in arresto con l'accusa di minacce e resistenza a pubblico ufficiale, oltre che per porto abusivo di armi e strumenti atti ad offendere, H.A.
Ha proseguito con le sue intemperanze anche una volta raggiunti gli uffici del commissariato: al grido di "Allah Akbar", il 29enne ha continuato ad opporre una strenua resistenza alle fasi di fermo. Il cane di sua proprietà, invece, un animale di taglia media, è stato affidato alle cure del canile sanitario del comune di Roma.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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