Niente da fare. Non sarà l'esercito a tappare le buche della Capitale. Il piano dei pentastellati è fallito dopo la bocciatura da parte della commissione Bilancio del Senato all'emendamento che prevedeva di affidare al Genio militare la riparazione delle strade di Roma.
Oggi era stato il Messaggero a diffondere la notizia di un accordo tra il sindaco Virginia Raggi, il ministro della Difesa Elisabetta Trenta e il vicecapogruppo M5S alla Camera Francesco Silvestri per aiutare la giunta grillina a risolvere la piaga delle buche. Silvestri è, infatti, primo firmatario di un emendamento (ora dichiarato inammissibile) che prevedeva lo stanziamento di 240 milioni di euro in due anni per il rifacimento di oltre 200 km di strade. Tutti lavori che sarebbero stati a carico della Difesa. Secondo i grillini il Genio militare avrebbe dovuto acquistare le macchine asfaltatrici e 60 milioni sarebbero arrivati nelle casse del Comune per il bitume che serve a tappare le voragini.
Nell'emendamento sono previsti altri 20 milioni di euro al Comune per completare il lavoro."È stata una grande operazione politica. Di raccordo, tra Governo, Parlamento e Campidoglio. Abbiamo lavorato insieme per il bene di Roma. E ce l’abbiamo fatta. Portiamo la tecnologia del genio militare per le strade romane, al servizio dei romani. È una piccola, grande, rivoluzione per la città. E non era affatto una soluzione scontata: bisogna ringraziare la grande professionalità dimostrata da tutte le parti in gioco", aveva dichiarato Silvestri al Messaggero. Giorgia Meloni, su Facebook, stamane era stata alquanto dura:"I militari, che possono essere impiegati in attività di questo tipo unicamente in caso di eventi eccezionali come terremoti o alluvioni, saranno costretti a scendere in campo per rimediare all'incapacità dell'amministrazione grillina. I Cinquestelle - concludeva il leader di Fratelli d'Italia - ammettono che il loro sindaco Raggi è una calamità naturale per Roma e i romani". Ancora più duro il commento di Luca Marco Comellini, segretario generale del Sindacato Militari che, interpellato dall'AdnKronos, ha suggerito una strada alternativa: "Vadano i parlamentari a coprire le buche stradali della Capitale, visto che la giudicano un'opera talmente nobile, elevata e meritoria da scomodare i soldati dell'Esercito".
E ha aggiunto: "L'Esercito difende gli italiani e gli interessi dell'Italia: per questo motivo un ragazzo o una ragazza decidono volontariamente di fare il militare; altrimenti, leviamogli pure le stellette sulla divisa e trasformiamoli in tanti operai che riparano le strade, ripuliscono i muri e ridipingono le facciate dei palazzi. Il Genio militare serve a costruire strade e ponti in condizioni di assoluta emergenza: non è un'Anas-bis...".
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