Roma, militari in via Salviati: "Dall'Afghanistan al campo rom per prevenire i rischi ambientali"

La Brigata Sassari, in un'operazione congiunta con la polizia locale, sta presidiando la zona del campo rom di via Salviati per ridurre il rischio ambientale. Alla guida il Generale Andrea Di Stasio, che ha detto: "Da quando ci siamo noi, gli operatori Ama non vengono più minacciati"

Roma, militari in via Salviati: "Dall'Afghanistan al campo rom per prevenire i rischi ambientali"

Per l'emergenza roghi tossici, a Roma, è intervenuto l'Esercito. E adesso, in via Salviati, la Brigata Sassari, guidata dal generale Andrea Di Stasio, ha iniziato un presidio continuo nel campo rom, stanziato nell'area, per agevolare il lavoro degli operai dell'Ama. "Da quando ci siamo noi non vengono più minacciati e i residenti di Tor Sapienza sono contenti della nostra presenza", ha spiegato Di Stasio, una carriera passata tra Bosnia, Iraq e Somalia.

"Un'emergenza straordinaria"

Secondo quanto riportato da Il Messaggero di oggi, l'intervento dei militari è, nella zona, un inedito assoluto. Ma è il generale Di Stasio stesso a definirla "una situazione di straordinaria emergenza": "L'impiego dell'Esercito, in via Salviati, è stato deciso dal Comitato provinciale per l'ordine e la sicurezza pubblica. Il degrado che si è creato nell'area potrebbe minare la salute dei cittiadini". Compito della Brigata Sassari dovrebbe essere quello di supportare le forze di polizia per garantire la sicurezza durante le attività di bonifica. "Lo facciamo attraverso un pattugliamento dinamico congiunto con la polizia locale", continua Di Stasio, "con posti di controllo in tutta l'area per prevenire attività illecite come roghi tossici e lo sversamento di materiali".

"C'è un effetto deterrenza"

E sugli effetti della presenza dei militari, Di Stasio non ha dubbi: "L'effetto di deterrenza derivante dall'impiego dei mezzi blindati e la presenza stessa di militari ben equipaggiati, ancorché con un livello di protezione medio, poiché ci troviamo in un centro urbano, hanno un impatto importante. Anche gli operatori che ripulivano l'area davanti all'ingresso del capo hanno potuto farlo in tutta tranquillità, senza ricevere minacce di aggressione".

"I soldati? Prima erano in Afghanistan"

Sulla preparazione per la missione, il generale ha spiegato che i militari si sono addestrati "intensamente" per circa sei mesi: "La Brigata Sassari vanta numerose missioni all'estero. Lo scorso anno, prima di venire qui, è stata impiegata in Afghanistan, Iraq e Libia. Sono contesti profondamente diversi: all'estero concorriamo al raggiungimento della pace. In contesti domestici, i metodi e le protezioni sono proporzionalmente simili ma in una cornice diversa".

L'iter di preparazione

Come spiegato dal generale Di Stasio, i militari imparano a conoscere i sistemi d'arma, l'equipaggiamento in dotazione e i dispositivi di protezione individuali, "con attività specifica di combattimento corpo a corpo per far fronte a criminali o addirittura a terroristi". Ma devono prepararsi anche da un punto di vista giuridico: "Ognuno di noi riveste lo status di agente di pubblica sicurezza. C'è una profilassi medica e un servizio di supporto psicologico come per i teatri operativi all'estero. Tutti seguono questo iter".

"Da romano, onorato di servire la città"

Il generale Di Stasio, romano, ha poi

aggiunto di essere onorato di "servire" la propria città: "La motivazione mia e dei soldati della Brigata Sassari è alta. La continua testimonianza di vicinanza e affetto dei cittadini è per noi motivo di orgoglio".

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