Roma, rifiuti: "Rocca Cencia è al collasso"

Sono 4mila le tonnellate di rifiuti in attesa di essere smaltiti. La Capitale continua a essere zeppa di immondizia e mancano meno di 40 giorni a Natale

Roma, rifiuti: "Rocca Cencia è al collasso"

Situazione difficile a Roma dove, oltre ai sacchi di rifiuti, si moltiplicano anche i ritardi e le proteste. L'impianto di Rocca Cencia è al collasso. A parlare della tragica situazione della Capitale sono gli stessi lavoratori dell'azienda del gruppo Lila, Laboratorio Idee Lavoratori Ama.

Il dramma di Rocca Cencia

Come ha riportato Repubblica secondo i dipendenti al momento nel bacino dell'impianto di Rocca Cencia ci sarebbero 2.500 tonnellate di rifiuti da trattare, in attesa di essere portati negli impianti del nord Italia. E la situazione non migliora nelle strade di Roma, dove ci sono ancora 1.500 tonnellate di immondizia da portare via, con oltre il 30% di differenziata contaminata a causa dei ritardi che si sono susseguiti nella raccolta. Una situazione che ha dell'incredibile. Basti pensare che nel sito di Rocca Cencia, che era stato realizzato per lavorare 700 tonnellate di rifiuti ogni giorno, non se ne lavorerebbero più di 300, sia per quanto riguarda il trattamento che per il trasferimento. Per oggi è prevista la partenza di circa una ventina di tir che trasferiranno il materiale negli impianti nel Nord, e ognuno dei camion porterà a bordo 40 tonnellate di rifiuti. Che non è molto se si pensa alla quantità di immondizia che ha Roma.

Il problema è che Rocca Cencia è commissariata a causa della sua vecchiaia e della situazione di manutenzione degli impianti al suo interno. Il commissariamento non permette di lavorare più di 500 tonnellate di rifiuti al giorno. Questa tra l'altro è la cifra massima raggiungibile, peccato però che l'impianto non riesca a lavorarne più di metà, ovvero le 300 tonnellate di cui abbiamo parlato prima. La spiegazione, secondo i lavoratori Lila, è riconducibile alla quantità enorme di rifiuti che è stata portata negli scorsi giorni a Rocca Cencia, che avrebbe mandato in tilt l'intero sistema. Ogni giorno sarebbe entrata una media di 1.100 tonnellate di rifiuti.

Cosa chiedono lavoratori e sindacati

Come se non bastasse c'è anche da considerare lo stop domenicale ai tir che devono portare i rifiuti al nord. Ulteriori proteste potrebbero esserci già oggi e nei prossimi giorni, come messo in conto dagli operatori del gruppo Lila che all'assessore Sabrina Alfonsi chiedono in tempi brevi di mettere in campo il sistema di raccolta basato sulle postazioni di cassonetti assistite. Ovvero le micro-isole, gruppi di cassonetti presidiati da operatori Ama, dove sarebbe impossibile gettare a caso l'immondizia e cercare nei bidoni riempiendo di conseguenza le strade, i marciapiedi e le vie di Roma. Intanto i sindacati starebbero chiedendo di essere convocati per rifondare l'azienda.

Natale Di Cola, segretario Cgil Roma, ha detto chiaramente che "l'Ama è ferma". "Vogliamo capire quale sarà la strategia per rimettere in moto la macchina. È necessario individuare un piano straordinario di manutenzione dei mezzi e nel medio periodo nuove isole ecologiche e luoghi di rimessaggio" ha sottolineato Di Cola. Invece, secondo Marino Masucci, segretario Fit-Cisl, "bisogna concordare un aumento di produttività e quindi di orari di lavoro: serve un accordo sindacale".

Ricordiamo che il sindaco neoeletto Roberto Gualtieri ha promesso ai romani di ripulire la città entro Natale. E mancano meno di 40 giorni al fatidico giorno.

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