Trans ucciso in un albergo, arrestato un 35enne

Le telecamere di sorveglianza hanno ripreso l'uomo mentre entrava nell'albergo con il transusessuale argentino che è stato poi trovato morto nella stanza per strangolamento

Trans ucciso in un albergo, arrestato un 35enne

I carabinieri di Anzio hanno arrestato un 35enne italiano, fortemente indiziato di essere l’assassino di Alejando “Naomi” Cabral, il transessuale argentino trovato morto lo scorso 5 ottobre in un albergo in via delle Pinete a Marina di Tor San Lorenzo, nel comune di Ardea.

Strangolata in una stanza d’albergo

L’omicidio è avvenuto nella notte tra il 4 e il 5 ottobre scorso all’interno di un albergo di Ardea, sul litorale romano. A trovare il corpo di Naomi Cabral è stata un’amica del trans, che non aveva sue notizie da ore. I carabinieri, immediatamente allertati, hanno trovato il cadavere del transessuale argentino riverso nella stanza d’albergo, senza apparenti segni di colluttazione e senza sangue nella stanza. Tanto che inizialmente si è sospettato che fosse stato un malore a stroncare il 47enne. Solo l’autopsia, eseguita nei giorni successivi, ha stabilito che Naomi è morta per strangolamento. A quel punto le indagini dei carabinieri hanno subito una brusca accelerata. Il particolare stile di vita della vittima ha reso complicata l’attività d’indagine, anche a causa della totale assenza di legami stabili con altre persone del territorio. Nonostante ciò, nel giro di venti giorni, i carabinieri di Frascati e Anzio, diretti dalla procura di Velletri, sono convinti di aver chiuso il cerchio attorno all’assassino.

I contatti telefonici e gli ultimi incontri: così si arriva all’arresto

Gli investigatori hanno ricostruito le ultime ore di vita della vittima, che era solita trascorrere in quella zona la maggior parte del suo tempo e dove tra l’altro si prostituiva. In particolare gli inquirenti si sono concentrati sugli ultimi contatti telefonici e sulle persone che l’hanno incontrata poche ore prima del tragico epilogo.

Le indagini, secondo i carabinieri, hanno consentito di raccogliere sufficienti e gravi elementi di colpevolezza a carico dell’uomo 35enne che è stato arrestato e condotto presso la casa circondariale di Velletri. Secondo i primi dettagli trapelati, sarebbero le immagini delle telecamere di sorveglianza ad aver incastrato l’assassino.

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