Da mercoledì 15 dicembre scatta l'obbligo di vaccinazione per gli insegnanti e le Forze dell'Ordine. Sebbene le adesioni alla campagna vaccinale siano aumentate nelle ultime settimane, la percentuale di "attendisti" resta ancora significativa. Stando a quanto riporta il dorso romano del Corriere della Sera complessivamente nella Capitale ci sarebbero ancora 3mila gli agenti non vaccinati comprendendo nella stima anche i vigili del fuoco e gli operatori della municipale. Quanto alle scuole, invece, i dipendenti che non hanno ricevuto la prima dose sono circa 6mila, il 5% del totale.
L'incognita dei controlli
Con il decreto dello scorso 26 novembre, il Consiglio dei ministri ha introdotto l'obbligo vaccinale anti-covid per gli insegnanti e il personale tecnico-amministrativo delle scuole. L'adempimento costituisce il prerequisito essenziale per lo svolgimento dell'attività lavorativa. Resta però il rebus dei controlli sul green pass che, come da prassi, viene erogato dopo 15 giorni dalla prima inoculazione. "Non sappiamo neppure cosa fare mercoledì - osserva Cristina Costarelli, preside del liceo Newton e presidente dell'associazione nazionale presidi del Lazio -:come faremo a sapere se il prof è vaccinato, glielo chiederemo a voce? O sarà aggiornata la piattaforma del green pass? Io, da notizie informali, nella mia scuola immagino di dover gestire 3 o 4 casi, ma lo sapremo lì per lì, direttamente il 15, quindi ci potrebbero essere lezioni saltate e ore scoperte".
Il rischio di sospensione
I dati sul personale scolastico non ancora vaccinato rappresentano una grossa incognita. Dal dossier recante misure urgenti per l’esercizio in sicurezza delle attività scolastiche, universitarie e in materia di trasporti, pubblicato dal Servizio di bilancio del Senato lo scorso settembre, il numero di docenti e Ata non vaccinati sarebbero in totale 19.482. Secondo recenti stime, nel Lazio la copertura avrebbe raggiunto circa il 95% su una platea di 125mila tra tecnici amministrativi e insegnanti vaccinati con doppia dose. A fronte di tale proiezione, potenzialmente rischierebbero la sospensione circa 6mila dipendenti (il 5% del totale). "Dovremmo per prima cosa invitare questo personale a vaccinarsi - continua la Costarelli -,ma quando? Già il 15? Quando tempo aspettiamo, poi, prima della sospensione?". C'è poi il problema degli esenti: "Il ministero ci dice di impiegarli in altre mansioni, ma quali? In amministrazione?".
Ma il vero nodo da districare sono i supplenti: "Non possiamo chiamarli già dal 15, visto che non sappiamo chi sarà vaccinato e chi no, e poi che termine contrattuale gli diamo? Fino a quando il collega non si vaccinerà?", conclude Cristina Costarelli-- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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