Passeggiava lungo i viali dei Giardini della Landriana, ad Ardea, quando un malore l’ha colto ed è morto. È finita così, in una delle oasi naturali più belle d’Europa, per un turista inglese di sessant’anni, stroncato da un infarto venerdì pomeriggio.
Quando gli operatori del 118 sono arrivati sul posto, purtroppo, per lui non c’era più nulla da fare. A questo punto la vicenda avrebbe assunto dei contorni surreali. Stando a quello che racconta Il Messaggero, infatti, essendo il Comune di Ardea sprovvisto di una camera mortuaria, si è deciso di trasferire il cadavere presso l’ospedale Riuniti di Anzio. Un’operazione che si sarebbe rivelata più complessa del previsto, visto che l’ufficiale di stato civile del Comune di Ardea, incaricato di firmare il nullaosta, sembra fosse irreperibile.
Sempre stando alla ricostruzione fornita dal quotidiano di via del Tritone, l’impiegato sarebbe riapparso solo verso sera. Purtroppo però la disavventura post-mortem sembra non sia finita neppure a quel punto. Si ricominicia con l’ospedale di Anzio che, per prendere in carico il cadavere, avrebbe richierso un’ulteriore certificazione, redatta da un medico necroscopo incaricato dalla Asl.
Così, alla fine, per espletare tutti i passaggi e spostare la salma dai giardini pare ci siano volute ben sette ore. Insomma, si direbbe proprio che burocrazia, ritardi e approssimazione, in Italia, non diano tregua neppure ai morti.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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