di Benny Casadei Lucchi
La Ferrari è un crocevia di umori, di delusioni, forse di rimpianti. Perché gli uomini di rosso vestiti ce la stanno mettendo tutta per uscire dal ginepraio, ma le loro buone intenzioni hanno i ceppi ai piedi, come se il destino volesse fermarli costringendoli a pagare dazio per tutti i successi del recente passato. Umori e delusioni sintersecano e mischiano mentre le due BrawnGp vanno a vincere e Button fa lo Schumacher, conquistando il quarto Gp su cinque disputati e Barrichello fa il Barrichello, ovvero il gregario, finendogli ancora dietro. A questo punto, per lelegante inglese, il mondiale non è più solo un sogno ma una certezza che gli si avvicina ad ampie falcate. Umori e delusioni e rimpianti avvinghiano la Ferrari costretta a vedere, quasi impotente, che pezzi di se stessa vanno in giro felici e vincenti. Ross Brawn, ad esempio: era luomo che sedeva sul muretto accanto a Jean Todt e ora è luomo che siede e mangia banane altrove e vince e domina e fa rabbia. Rubens Barrichello, ad esempio: i ferraristi duri e puri non se ne abbiano, ma persino il vecchio brasiliano, ora baciato dalla BrawnGp, sembra un fuoriclasse se paragonato allultimo Raikkonen. Potenza del mezzo, certamente, e potenza degli ultimi pasticci firmati da Kimi. Umori e delusioni sintersecano mentre il capo della Ferrari, Stefano Domenicali, non può essere felice per lennesimo sesto posto firmato da Felipe Massa; tanto più se frutto di una lenta agonia, quella che ha costretto il brasiliano, da quarto che era, a cedere posizioni perché... massì... perché rischiava di restare senza benzina. Dunque ancora problemi, ancora mancanza daffidabilità, come per Raikkonen ko per un guaio idraulico allacceleratore. E dire che qui le due Rosse rivoluzionate con il diffusore furbetto e tante novità avevano dimostrato di aver quasi raggiunto le RedBull e di essere a un paio di decimi dalle BrawnGp; e dire che Felipe Massa si era fatto «un mazzo così» - la colorita espressione è tutta sua - per agguantare il podio.
e Andrea De Adamich a pagina 41
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