Russia, migliaia di persone in piazza contro Putin e presunti brogli elettorali

Non si placano le proteste a Mosca. L'opposizione: siamo 150mila in piazza. Almeno 70 mila per la polizia. I nazionalisti bruciano le bandiere di Russia Unita

Russia, migliaia di persone in piazza contro Putin e presunti brogli elettorali

A Mosca le proteste contro l’esito delle legislative dello scorso 4 dicembre e la denuncia di presunti brogli elettorali non si placano.  L’opposizione dal palco sulla piazza Balotnaya ha annunciato che sono già 150mila le persone che hanno aderito alla protesta, mentre secondo fonti non ufficiali della polizia, sarebbero almeno 70mila.

"Russia senza Putin! Ladri! Corrotti! Putin vattene a casa! Libertà!". Sono questi gli slogan scanditi dal palco. Il tempo inclemente e la neve non hanno scoraggiato la gente. Numerose le bandiere di piccoli partiti, parte di quella galassia dell’opposizione che per ora non si era mai presentata così unita. Dai nazionalisti ai comunisti. Le proteste sono in corso anche in altre città della Russia fra cui Novosibirsk (Siberia) e Krasnodar (sud). Decine di persone sono state arrestate in diverse città della Federazione russa.

A San Pietroburgo, membri delle unità antisommossa OMON sono intervenuti per disperdere una manifestazione per la quale non era stata concessa alcuna autorizzazione. I nazionalisti, sempre più numerosi nella piazza Bolotnaia dove è in corso la protesta contro i presunti brogli elettorali, hanno iniziato a bruciare alcune bandiere di Russia Unita, il partito del premier di Vladimir Putin. Moltissime le persone con rose o tulipani bianchi e nastrini bianchi, il colore di questa nuova rivolta che sta scuotendo la Russia, tanto che qualcuno, sotto i fiocchi di neve, l’ha già ribattezzata Rivoluzione Bianca.

In piazza c’è anche il leader del partito riformatore filo-occidentale Grigori Iavlinski, che finora aveva disertato tutte le proteste non

condividendo le manifestazioni in strada. Il numero due del partito di centrosinistra Russia Giusta, Ghennadi Gudkov, ha chiesto di annullare il voto legislativo del 4 dicembre e di indirne uno nuovo, acclamato dal pubblico.

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