Russia, rogo in discoteca: 109 morti

Tragedia in un locale notturno nella città di Perm, negli Urali. Sono scoppiati i fuochi artificali mentre era in corso una festa. Medvedev: "E' un crimine, punire duramente i responsabili". Nella discoteca anche due spagnoli: sono sopravvissuti. Guarda il video

Russia, rogo in discoteca: 109 morti

Mosca - Esattamente a una settimana dal disastro del treno Nievski Express, deragliato per un attentato sulla linea Mosca-San Pietroburgo con un bilancio di 26 morti, un'altra tragedia con un centinaio di morti ha colpito questa notte la Russia. A Perm, grande città degli Urali (est di Mosca) una potente esplosione in un locale notturno ha provocato almeno 109 morti e 134 feriti, secondo un ultimo bilancio diffuso dal ministero federale russo per la protezione civile. Con le cifre di morti e feriti in continua evoluzione, autorità e inquirenti hanno subito escluso la pista terroristica, assicurando che l'esplosione e l'incendio che ne é seguito sono stati provocati dall'imprudenza e dalla negligenza nell'uso di materiale pirotecnico. Nel locale infatti era in corso un megaparty per celebrare gli otto anni dalla sua apertura, e si è deciso di festeggiare con i fuochi d'artificio. Un grosso petardo tuttavia, per la scarsa perizia di chi lo maneggiava, è saltato in aria provocando altri scoppi e un incendio nel locale, il 'Cavallo Zoppo', situato nel centro della città. "Non è stato un atto terroristico. Ne sono sicuro al cento per cento", ha detto il rappresentante ufficiale della procura generale russa Vladimir Markin, citato dalle agenzie. Gli ha fatto eco Oleg Cirkunov, governatore della regione di Perm, che ha escluso anch'egli un possibile movente terroristico. Tutti finora hanno confermato che nel locale è saltato in aria accidentalmente un potente petardo. In tanti sono morti asfissiati dal fumo che ha invaso il locale o travolti nella calca prodottasi alle due uscite.

Oltre 200 invitati Alla festa partecipavano oltre 200 persone. Il canale televisivo all news Vesti 24 ha mostrato le prime immagini delle decine di vittime della tragedia di Perm, con i primi soccorsi ad opera di vigili del fuoco, ambulanze e forze dell'ordine. L'esplosione devastante, secondo le agenzie, si è prodotta alle 02:15 locali (21:15 italiane di venerdì), quando la festa nel 'Cavallo Zoppo' era al suo culmine. Secondo le prime informazioni, i fuochi d'artificio scelti per concludere le celebrazioni erano troppo potenti per un locale chiuso e sarebbero andati bene all'aperto. Il presidente russo Dmitri Medvedev, che già aveva seguito da vicino la drammatica vicenda dell'attentato al Nievski Express di una settimana fa, è stato subito informato della tragedia di Perm e come primo passo ha incaricato il premier Vladimir Putin di creare una apposita commissione governativa per indagare sulle circostanze del disastro. Dopo aver parlato con il procuratore generale Iuri Ciaika, Medvedev ha poi incaricato i ministri della Protezione civile Serghiei Shoigu, della Sanità Tatiana Golikova e dell'Interno Rashid Nurgaliev di partire immediatamente per Perm per seguire sul posto le operazioni di soccorso e assistenza ai feriti e alle famiglie delle vittime. I fuochi di artificio erano stati la causa di una tragedia simile avvenuta la passata Notte di Capodanno nel locale Santika di Bangkok, con un bilancio di 61 morti.

Le indagini La polizia ha fermato uno dei proprietari del locale di Perm (Urali) dove nella notte l'esplosione di materiale pirotecnico e l'incendio che ne è seguito hanno causato, stando all'ultimo bilancio disponibile, 109 morti e 134 feriti. L'uomo, Anatoli Zak, viene ora interrogato per accertare le sue eventuali responsabilità in merito all'introduzione e all'utilizzo nel suo locale di fuochi artificiali inadatti e rischiosi per un ambiente chiuso. Con il proprietario Anatoli Zak è stata fermata anche Svetlana Iefremova, direttrice del locale. Entrambi sono sospettati di violazione delle norme di sicurezza, per aver consentito l'introduzione e l'utilizzo all'interno del caffé-ristorante di potenti e pericolosi fuochi d'artificio. Zak intanto ha negato ogni responsabilità affermando di aver affittato il locale e di non avere quindi nulla a che vedere con la tragedia della notte scorsa. 

Medvedev: "Punire duramente i responsabili"
Il presidente russo Dmitri Medvedev ha chiesto una dura punizione per i responsabili della tragedia nel caffè-ristorante di Perm (Urali), dove la notte scorsa sono morte più di cento persone e altre decine sono rimaste ferite, dicendosi a favore di un inasprimento delle pene per la violazione delle norme antincendio. "Quello che è avvenuto non si può definire altrimenti che un grave crimine", ha detto Medvedev in un collegamento in videoconferenza con Perm dove si trovano i ministri dell’interno Rashid Nurgaliev, della protezione civile Serghiei Shoigu e della sanità Tatiana Golikova. "Credo che in primo luogo non vi sia nè cervello nè coscienza, e in secondo luogo che vi sia stata assoluta indifferenza per quanto accaduto. Hanno avuto il coraggio anche di scappare", ha aggiunto indignato il presidente con riferimento al proprietario del locale, fermato oggi lontano da Perm. I responsabili di tali crimini, "vanno condannati con il massimo della pena", ha detto Medvedev che ha esortato tutti coloro che sono impegnati nei soccorsi e nell’assistenza a non lesinare mezzi e denaro.

Anche due spagnoli: sono salvi Nel locale "Il Cavallo Zoppo" di Perm vi erano anche due cittadini spagnoli, che non hanno tuttavia subito conseguenze.

"Li hanno subito portati via, non hanno subito danni e ora sono in un hotel", ha detto il ministro dell’interno russo Rashid Nurgaliev citato da Interfax. Nurgaliev ha al tempo stesso confermato che non si è trattato di un attentato e che nel caffè-ristorante di Perm non è stato riscontrato alcun indizio che potesse far pensare all’esplosione di un ordigno.

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