Salone, hotel costosi e turisti in fuga

Allarme dell’assessore Terzi per la Fiera del mobile, la più importante della stagione: "Impossibile concordare pacchetti su prezzi e servizi. I visitatori andranno fuori città". La replica degli albergatori: "Con le prenotazioni tramite Comune commissioni fino al 20 per cento"

Salone, hotel costosi e turisti in fuga

«Il mondo alberghiero non sta rispondendo come dovrebbe, durante la settimana del mobile i costi degli alberghi sono eccessivamente elevati». Lo dice l’assessore agli Eventi durante la presentazione del Salone del mobile. Giovanni Terzi si dice dispiaciuto di «non esser riuscito, insieme agli albergatori, a garantire un “sistema” per migliorare la ricettività a Milano. Questo non significa solo non far lievitare i prezzi ma anche mettere a disposizione le stanze per più giorni, allungare i soggiorni approfittando di convenzioni e iniziative».
E così, ogni anno, la storia si ripete: i visitatori che arrivano per la prima volta e si sentono chiedere cifre stellari in cambio di una notte in hotel giurano che l’anno successivo gireranno sui tacchi. E così fanno. «Vanno a dormire negli alberghi dei comuni vicini - rivela Terzi - con il risultato che la città si svuota».
L’assessore, con delega al design, insiste su questo aspetto perchè «a Milano il 50 per cento del Pil è dato dalle voci moda e design, quest’ultimo assorbe il 30 per cento. E l’indotto che si crea è straordinario. Nel design abbiamo l’esempio di una creatività che non rimane fine a se stessa ma diventa fatto concreto, genera operatività e lavoro. Ecco che diventa importante sostenere queste imprese, per questo abbiamo insistito per offrire loro l’accesso al credito». E per chiudere il cerchio è fondamentale che i visitatori del salone desiderino venire a Milano durante la settimana, non si sentano come polli da spennare ma anzi si intrattengano il più possibile richiamati da altri eventi. Non si fa attendere la replica di Alberto Sangregorio presidente della federazione «Alberghi Milano» che fa capo all’Unione del commercio con i suoi 380 iscritti fra Milano e provincia. «Non è corretto parlare di aumenti - dice - perchè siamo obbligati a presentare il listino dei prezzi del 2011 entro la fine dell’ottobre 2010. Il listino rimane bloccato, poi, certo, nei periodi di alta stagione si possono applicare le cifre massime». Ed è appunto questa variante verso l’alto che l’assessore critica. «Ma anche il portale del Comune che consente di prenotare una stanza in città impone una commissione che a volte è del 20 per cento in più (dipende dai contratti con i motori di ricerca) - replica Sangregorio - Se venissi contattato direttamente farei il 20 per cento in meno». Sangregorio ricorda che negli alberghi «pesa» la stagionalità, «funziona così anche nella moda, c’è il momento degli sconti e c’è quello su cui si investe sul prodotto di punta». E invita: «Siamo dispostissimi ad affrontare la questione, ci piacerebbero iniziative cittadine che richiamino il pubblico nei mesi morti, tipo luglio e agosto».

Il salone del mobile alla cinquantesima edizione si svolge alla Fiera di Rho dal 12 al 17 aprile. «La novità di quest’anno è il legame con la cultura - ha detto Carlo Guglielmini presidente di Cosmit, la fondazione che promuove l’evento - Il salone è al completo, fortissima la presenza straniera».

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