A volte dietro la voglia di restarsene a letto tutta la giornata si nasconde un disturbo psicologico chiamato clinomania.
Il termine deriva dalla fusione di due parole del greco antico, ossia il termine “kline” che significa “letto” e “mainomai” che sta per “pazzo”. La clinomania cela un forte disagio e si differenzia dalla disania. Quest’ultima sta invece ad indicare la tendenza di una persona a fare fatica ad alzarsi al mattino.
Come riconoscere la clinomania
Le persone che soffrono di questo disturbo fanno fatica ad affrontare il mondo esterno. Sono demotivate e prive di vitalità ed entusiasmo. Il solo pensiero di alzarsi dal letto al mattino provoca loro angoscia e stati di ansia irrefrenabili. Preferiscono rintanarsi nel proprio letto piuttosto che affrontare la realtà di tutti i giorni. Si creano il loro “porto sicuro” e qualsiasi contatto con l’esterno è fonte di instabilità emotiva e paura.
Questo problema a lungo andare tende a cronicizzarsi e sfociare in uno stato di depressione acuta, accompagnato da apatia e letargia. Spesso questo disturbo accompagna il soggetto solo per un determinato periodo della sua vita. Può essere legato ad un periodo di stanchezza cronica o ad un evento che lo ha traumatizzato come un lutto, la perdita del lavoro, la fine di una relazione. Quando perdura per tanto tempo e di trasforma in “normalità” allora bisogna intervenire.
La fase cronica la si raggiunge quando ci si sente costantemente fiacchi e depressi. Questa condizione di stanchezza cronica influenza la qualità della vita. A causa della clinomania infatti si può perdere il contatto con la realtà. Si tende ad isolarsi dal mondo esterno evitando qualsiasi tipo di contatto sociale. Ciò può compromettere anche la vita professionale del soggetto in questione. Oltre alle rischiose conseguenze dal punto di vista sociale e psicologico ve ne possono essere altre dal punto di vista fisiologico.
Questo disturbo provoca problemi del sonno perché compromette il ciclo sonno- veglia. Inoltre a causa della mancata esposizione ai raggi solari l’organismo ne risente della mancata produzione naturale di vitamina D divenendo cagionevole e maggiormente esposto all’attacco di virus e batteri.
Clinomania, come si cura
La clinomania può essere curata efficacemente in diversi modi. Gli esperti consigliano un percorso di psicoterapia, con l’obiettivo di non curare i sintomi ma rintracciare le sue cause. Riuscire a capire le motivazioni di questo comportamento acquisendone maggiore consapevolezza è un grande punto di partenza per uscirne. La psicoterapia richiede tanto coraggio, pazienza e motivazione. A volte la può essere affiancata da un trattamento di tipo farmacologico orientato a ridurre sintomi come stati di ansia cronici. Di fatti spesso vengono prescritti ansiolitici e antidepressivi.
Quando il disturbo non è di tipo cronico ma solo passeggero si può intervenire sul ripristino del ciclo sonno-veglia acquisendo delle sane abitudini di igiene del sonno. Bisognerebbe innanzitutto andare a letto alla stessa ora e dormire non più di sette-otto ore a notte. Inoltre, prima di coricarsi bisogna evitare di stare davanti ai dispositivi elettronici come smartphone, pc e tablet che tendono a risvegliare il cervello e sono i responsabili dell’insonnia e della difficoltà ad addormentarsi la sera. Sarebbe utile spegnerli almeno un paio d’ore prima di andare a letto. In queste due ore l’ideale sarebbe rilassarsi con un bagno caldo, una sessione di esercizi di yoga o meditazione, leggendo un bel libro.
Bere anche una tisana rilassante può essere d’aiuto.
Dall’effetto benefico per rimediare all’insonnia vi sono quelle a base di camomilla, melissa, malva, tiglio, biancospino e passiflora. Le proprietà di queste piante favoriscono il sonno e calmano le tensioni, il nervosismo e l’ansia.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.