Da cosa dipende la confusione tra lato destro e sinistro

Il 20% della popolazione mondiale ha difficoltà nel differenziare il lato destro dal lato sinistra. Secondo una ricerca del Victoria Hospital Belfast questa confusione dipende dalle distrazioni alle quali il cervello è sottoposto

Da cosa dipende la confusione tra lato destro e sinistro

Alzasse la mano chi non si è mai ritrovato a confondere il lato destro dal lato sinistro.

Circa il 20% della popolazione mondiale ha difficoltà a differenziarli. Questa problematica ha alla base un processo neurologico. In esso è implicata anche l’abilità di integrare informazioni visive, spaziali, del linguaggio e della memoria. Questa confusione dipende dalle situazioni alle quali il cervello è sottoposto quando si esegue un’azione. Secondo una ricerca condotta dal Victoria Hospital di Belfast spesso ad avere questo problema sono i chirurghi.

Lo studio ha analizzato infatti più di 230 studenti di medicina. L’obiettivo è stato capire quali fattori esterni possono favorire gli errori di distrazione del cervello. L’esperimento che ha condotto il team di ricerca ha rilevato il livello base di discriminazione destra-sinistra negli allievi. Il test è stato poi ripetuto per altre tre volte. La prima volta in presenza di distrazioni uditive, come il rumore continuo tipico di un reparto ospedaliero. La seconda in presenza di distrazioni cognitive come interruzioni da parte degli infermieri o dei pazienti che chiedevano informazioni sulla terapia. La terza in presenza delle due distrazioni insieme.

Dai risultati raccolti è emerso che le distrazioni cognitive hanno un impatto negativo maggiore rispetto a quelle uditive. Si è rilevato che quando il cervello si distraeva aumentava considerevolmente la possibilità da parte degli studenti di medicina coinvolti nell’esperimento di commettere errori nel proprio lavoro. Le distrazioni uditive e quelle cognitive combinate tra loro hanno un effetto ancora più negativo, ma solo nei momenti più complessi del test.

A sbagliare sono più le donne degli uomini. Lo ha dimostrato per la prima volta lo studio condotto nel 1973 dal neurologo Sheldon Mark Wolf. Dalla sua ricerca accurata è emerso che solo l’8,8% degli uomini e il 17,5% delle donne confondano spesso destra e sinistra. La spiegazione chiama in causa la differenza tra sinistra e destra della nostra mente. I due emisferi del cervello, destro e sinistro infatti non sono perfettamente simmetrici. Nel corso della nostra evoluzione infatti si è registrata una differenziazione tra cervello maschile e cervello femminile.

L’emisfero sinistro risulta più sviluppato negli uomini. È la sede della razionalità, del pensiero pratico, logico, lineare, analitico e matematico. Al contrario nelle donne è l’emisfero destro ad essere maggiormente sviluppato.

In questo emisfero risiede l’intuizione, l’emotività, il pensiero creativo, l’immaginazione. Di conseguenza in base a questa differenziazione emerge che sono gli uomini a portare a termine con più successo un compito come appunto distinguere il lato sinistro da quello destro.

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