D’estate, soprattutto tra le giovani generazioni, si può approfittare di più tempo libero. Ma trascorrerlo attaccati allo smartphone non è una buona idea, perché potrebbero verificarsi dei danni alla salute degli occhi.
Secondo quanto riporta l’Adnkronos, il rischio è nello sviluppo della miopia o dell’astenopia. A dirlo è Pasquale Troiano, primario di oculistica dell'ospedale Sacra Famiglia Fatebenefratelli di Erba, che nota come già nei trattati del XVIII secolo si parlasse dei disturbi oculari legati a mestieri in cui si dovevano maneggiare cose piccole, osservando come già da allora esistesse tra alcune categorie di lavoratori la predisposizione alla miopia. Non solo, l’ergoftalmologia (oftalmologia del lavoro) suggerisce che potrebbe insorgere una sorta di astenopia - cioè debolezza visiva - occupazionale in determinate categorie di lavoratori.
“L’ergoftalmologia - ha spiegato il medico - ha individuato un rapporto tra le capacità visive del soggetto e il tipo di impegno visivo richiesto. Se l'impegno visivo richiesto eccede le capacità visive del soggetto, l'affaticamento oculare compare in breve tempo, è più sintomatico ed è più frequente. È come se si chiedesse a un soggetto che pesa 50 chili di trasportare dei gravi che ne pesano 100”.
Naturalmente il fenomeno coinvolge i device optoelettronici, il cui utilizzo prolungato va a inserirsi nelle alterazioni già presenti negli occhi di chi vi ricorre. “Se il soggetto ha un apparato visivo sano e perfettamente normale sul piano della motilità oculare e sul piano rifrattivo - aggiunge Troiano - non avrà alcun problema. Se, invece, presenta alterazioni dell'apparato visivo, della motilità oculare o della rifrazione che non sono state individuate e corrette, allora ci saranno enormi problemi di affaticamento oculare”.
Il medico consiglia quindi una visita oculistica e una ortottica per verificare lo stato dei propri occhi.
In estate è opportuno anche evitare di smettere di usare lo smartphone per ricorrere al computer e viceversa in continuazione, e anzi prendersi delle pause per guardare a distanze di almeno 3 metri, come per esempio fuori da una finestra.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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