Falso biologico scoperto grazie ad un blitz dei carabinieri in 45 aziende italiane da Nord a Sud. I controlli sono cominciati nelle province di Ravenna e Reggio Emilia coinvolgendo diverse aziende.
Frutta secca, pesce, erbe aromatiche sono solo alcuni degli alimenti controllati e sequestrati dall’Arma dei Carabinieri, in quanto non biologici ma falsamente dichiarati tali.
"I suddetti controlli-come dichiarato dal Reparto Speciale dei Carabinieri-hanno una doppia finalità: quella di tutelare gli onesti produttori e di garantire che sulle tavole degli italiani arrivi solo cibo sicuro a testimonianza dell'indefessa attività dell' Arma in ambito agroalimentare"
E anche il Centro e il Sud Italia hanno subito importanti accertamenti: solo a l’Aquila sono state ritirate 381 uova, mentre a Napoli, Salerno e Caserta salumi, formaggi, ortofrutta e passate di pomodoro sono i prodotti scoperti privi di nozioni necessarie per riconoscerne la provenienza. Sequestrate invece a Catania e Messina 11mila chili di arance provenienti dall’Egitto e smerciate illegalmente come italiane. Una persona è stata denunciata per frode alimentare.
Il maxi sequestro ha portato a sanzioni per 15.500 euro. Coldiretti aveva dichiarato già a febbraio che 1 alimento su 4 non riporta, come invece sarebbe obbligatorio, l’origine in etichetta.
Questa truffa danneggia altri agricoltori che sono invece attenti alla loro produzione. Un danno anche per l’economia italiana, dato che nel 2017 il biologico ha registrato un aumento del 16% dei consumi.
A oggi
sarebbero infatti 20 milioni le famiglie italiane a consumare prodotti Bio. Il biologico è ormai un trend di massa, è quindi necessario portare nel piatto cibo sicuro attraverso controlli mirati da parte di nuclei speciali.
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