La giungla degli integratori è piena di trappole

Daniela Uva

Probiotici, minerali e regolatori del colesterolo. E poi ancora polivitaminici, ricostituenti, facilitatori del sonno, protettori del sistema immunitario e urinario, prodotti pensati per la cura delle unghie e dei capelli. E' davvero sterminata la quantità di integratori alimentari attualmente in commercio. Così come enorme, e in costante crescita, è la domanda da parte dei consumatori. Secondo la multinazionale attiva nei servizi alle case farmaceutiche Iqvia, il giro d'affari nel nostro Paese ha raggiunto la cifra record di 3,3 miliardi di euro nel 2017, con un aumento del sette per cento in due anni. In tutto il mondo il business si aggira sui cento miliardi di dollari l'anno e proprio il nostro Paese è al primo posto in Europa per la spesa pro capite. Numeri che dimostrano come il fenomeno sia in costante espansione.

Ad assumere questi prodotti sono adulti e bambini, spinti dalla promessa di migliorare la propria salute in modo naturale, senza farmaci. «Siamo di fronte a una crescente sensibilità verso il benessere: attività fisica, stili di vita e soprattutto alimentazione, compresi supplementi nutrizionali e integratori salutistici» conferma Fulvio Muzio, responsabile del servizio di Dietologia e nutrizione clinica dell'ospedale Sacco di Milano. «A questo interesse più che legittimo, però, spesso non corrisponde da parte dei media un'informazione di elevata qualità scientifica. Basti pensare ai blog su internet, alle rubriche in televisione, ai libri che insegnano a cucinare e a dimagrire, che vengono pubblicati a getto continuo spesso promuovendo comportamenti nutrizionali stravaganti e privi di qualsiasi fondamento».

LE TRAPPOLE

Anche in tema integratori occorre fare attenzione. Alcuni sono davvero utili, in altri casi si rischia di cadere nella trappola del marketing. «Attualmente c'è poca chiarezza sulla reale utilità di questi prodotti, anche perché, rispetto ai farmaci, è molto più difficile dimostrarne l'efficacia prosegue l'esperto -. In linea di massima, se una persona si nutre correttamente e sufficientemente non ci dovrebbe essere la necessità di ricorrere agli integratori alimentari. Tuttavia, in caso di carenza con la dieta, di aumentato fabbisogno, o quando non si possa sopperire con i cibi naturali, possono dimostrarsi utili». Ecco perché anche questi prodotti, che sono venduti sia in farmacia sia nei supermercati, è necessario ascoltare prima il parere del medico.

«Il consiglio di un esperto è fondamentale conferma Muzio -, gli integratori non vanno mai assunti solo per passaparola. Occorre comunque sapere che la pubblicità è soggetta, secondo le norme vigenti, a due divieti fondamentali: quello di ingannevolezza e quello di attribuire proprietà atte a prevenire, curare o guarire malattie. Detto questo, in passato ci sono stati casi anche clamorosi di spot ingannevoli, perché la materia non è ancora perfezionata in termini legislativi». Inoltre non è detto che, pur essendo completamente naturali, gli integratori non possano nascondere qualche controindicazione. «La fitoterapia ci insegna che l'assunzione di alcuni estratti naturali può innescare nell'organismo reazioni e interazioni metaboliche che possono causare effetti inattesi e indesiderati va avanti lo specialista -. C'è poi il problema delle possibili allergie alle sostanze presenti nei prodotti. E' quindi sempre necessario leggere attentamente quanto indicato in etichetta e rivolgersi a un esperto del settore per una prescrizione razionale». Basti pensare che una dose eccessiva di alcune vitamine può creare non pochi problemi.

EFFETTI COLLATERALI

«Esistono diversi effetti collaterali dice ancora Muzio -. Per esempio cefalea, vertigini (Vitamina A), nausea, vomito e ipercalcemia (vitamina D), tromboflebite (vitamina E). E poi non tutti possono assumere gli stessi prodotti. Per esempio, un integratore a base di ginko biloba è sconsigliabile in chi sia portatore di alterazioni della coagulazione o assuma anticoagulanti perché può creare complicazioni. Un prodotto contenete iperico potrebbe interagire con altri farmaci, per esempio con la pillola anticoncezionale. Vi sono poi molte sostanze naturali che possono scatenare allergie, come il tarassaco, il carciofo e la propoli». E questo vale anche per i bambini. «Sempre più di frequente i genitori richiedono integratori di vitamine e minerali per i propri figli, senza una vera e propria ragione conclude il medico -.

Ma questi prodotti sono spesso inutili: se si garantisce al bambino un'alimentazione completa ed equilibrata, che includa anche frutta e verdura, è molto difficile che il piccolo vada incontro a cerenze di vitamine o minerali».

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