Herpes Zoster o Fuoco di S. Antonio, che cos’è e come curarlo

L’herpes Zoster o Fuoco di S. Antonio provoca un’infiammazione cutanea molto dolorosa che provoca prurito. Se non curata in tempo può dar vita a serie complicazioni

Herpes Zoster o Fuoco di S. Antonio, che cos’è e come curarlo

L’Herpes Zoster, noto come Fuoco di S. Antonio è un’infezione scatenata dal virus varicella zoster.

Si manifesta attraverso un’eruzione cutanea di colore rosso che risulta fastidiosa che provoca dolore e bruciore acuto - le zone più colpite sono il torace e l’addome. Questo virus rimane latente nell’organismo per molto tempo ed emerge dopo diversi anni quando il sistema immunitario risulta particolarmente indebolito.

È un virus appartenente alla stessa famiglia della varicella. I soggetti più a rischio sono le persone anziane, i soggetti che non hanno avuto la varicella o coloro che risultano avere un sistema immunitario a causa di una malattia cronica o perché si sottopongono a chemioterapia. Viene denominato “Fuoco di S. Antonio” perché secondo le credenze popolari cristiane per guarire da questa infezione si invocava S. Antonio Abate. L’allusione al fuoco fa riferimento alla sensazione che l’infezione provoca, ossia quella di sentirsi divorati dal fuoco.

Come si manifesta l’herpes zoster

febbre

Il sintomo principale di questa infezione è la comparsa di alcune vescicole piene di liquido che provocano prurito e sensazione di bruciore fastidioso. Col passare dei giorni queste vescicole tendono a seccarsi e staccarsi. Quest’ultime compaiono solitamente nella zona dell’addome e del torace in corrispondenza con una zona con terminazioni nervose. Il virus però può colpire anche alcune zone del viso e persino l’occhio. In questo caso si parla di herpes zoster oftalmico che scatena infiammazioni del nervo ottico rischiose che provocano cicatrici e ulcere sulla cornea.

Nei casi più gravi può provocare l’insorgenza del glaucoma o la cecità totale. La comparsa delle vescicole è accompagnata da febbre alta, mal di testa, senso di stanchezza generale, sensibilità alla luce e al tatto. Come nella varicella le vescicole se grattate possono lasciare dei segni o cicatrici permanenti.

Come curare l’Herpes Zoster

gel disinfettante

Questa infezione dura dalle due alle quattro settimane. Solitamente si risolve spontaneamente. Durante il decorso dell’infezione sono utilizzati dei farmaci antivirali che sono in grado di bloccare l’infezione riducendo i tempi della malattia. Per risultare efficaci devono essere utilizzati almeno entro le 72 ore dalla comparsa dell’eruzione cutanea. La sensazione di prurito e dolore provocata dalle vescicole viene trattata con dei gel a base di cloruro d’alluminio che svolgono un’azione lenitiva.

La zona interessata va tenuta sempre pulita e asciutta per evitare infezioni batteriche che possono comportare delle complicazioni. Il consiglio è di effettuare degli impacchi di acqua fresca che consentono di ottenere un senso di refrigerio immediato. Utile è anche indossare degli abiti ampi e freschi di cotone in modo da attenuare la percezione del calore provocata dall’infezione.

Non esiste alcun modo per prevenire questo tipo di infezione se non vaccinarsi.

Il vaccino contro l’Herpes Zoster è disponibile solo da dieci anni. Viene somministrato gratuitamente agli over 65 che sono i soggetti più rischio nel contrarre l’infezione e che possono presentare maggiori complicazioni in caso di contagio.

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