L’Italia soffre di depressione. Oltre 2,8 milioni sono gli italiani che ne soffrono, secondo i dati Istat sono 5,4% della popolazione, a fronte di una media europea del 7,1%. È il disturbo mentale più diffuso tra gli Italiani. Le donne sono maggiormente colpite, ben il 9,1% contro il 4,8% degli uomini, seguite dai disoccupati.
L’8,9% dei non lavoratori, soprattutto di età compresa tra i 35 e i 64 anni, dichiara di soffrire di ansia e disturbi depressivi. Si nota un calo decisivo nei lavoratori, dove i depressi sarebbero il 3,5%.
La malattia è in aumento tra gli anziani, che distanzia di 3 punti percentuali la media europea. Diverso discorso se si osserva la fascia di età compresa tra i 15 e i 44 anni, nella quale la media europea è di 5,2 contro l’1,7 nostrano.
L’Istat afferma, attraverso il report “La salute mentale nelle varie fasi della vita”, che 3,7 milioni di cittadini italiani oltre i 14 anni (il 7% della popolazione), abbia sofferto in passato di disturbi ansioso-depressivi.
Col crescere dell’età cresce purtroppo anche la percentuale interessata, fino ad arrivare al 14,9% dopo i 65 anni.
I dati italiani risultano quindi migliori rispetto alle medie europee ma, aumentano comunque notevolmente tra gli anziani.
Lo svantaggio sociale, un livello di istruzione basso, problemi economici e avanzamento dell’età sono tra le cause principali delle patologie psichiche descritte.
Anche il tasso di mortalità per suicidio è strettamente connesso alla depressione. A livello europeo è pari a 11 per 100mila individui, in Italia il dato scende a 6 per 100mila residenti.
Anche in questo caso il dato aumenta con l’avanzamento dell’età anagrafica, fino a 19 anni solo
lo 0,7% dei ragazzi si è ucciso, valore che aumenta notevolmente negli anziani, il 10,5. Percentuale 4 volte maggiore negli uomini che nelle donne.Infine il 12% dei suicidi è registrato nella fascia tra i 20 e i 34 anni.
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