La colonnina di mercurio si impenna inesorabilmente, l'asfalto è rovente, l'afa mozza il respiro e imperla i volti con goccioline di sudore. È l'altro volto dell'estate, quello meno amato che si cerca di obliare con il rimedio più diffuso ed efficace: l'aria condizionata.
Una volta refrigerato l'ambiente e trovato sollievo, si è soliti tuttavia dimenticare gli effetti deleteri che la stessa ha sulla salute, soprattutto quando è impostata su temperature troppo basse. Il corpo, infatti, non riesce ad abituarsi in maniera rapida agli sbalzi termici e tale choc, in particolare per i soggetti più fragili come anziani e bambini, è la fonte di innesco di problematiche di varia natura. Torcicollo, occhi secchi, raffreddore.
Non ultimo, poi, il dilemma Covid. I ricercatori dell'Università del Minnesota sono giunti alla conclusione che esiste una connessione tra i climatizzatori e l'infezione da coronavirus. Occhi secchi, raffreddore, torcicollo: ecco quali sono le conseguenze più fastidiose dell'aria condizionata e come trattarle.
Aria condizionata e cefalea da freddo
Il nome scientifico è "ganglioneuralgia sfenopalatina" e colpisce in modo particolare bambini e giovani. La cefalea da freddo, come suggerisce il nome, è un disturbo generalmente di breve durata che si manifesta anche in seguito all'esposizione protratta all'aria condizionata. Qual è la causa di questa tipologia di mal di testa?
Nonostante numerosi studi in merito, non si è ancora giunti a una risposta definitiva. Si ritiene che il dolore sia l'esito di una repentina dilatazione e conseguente costrizione dell'arteria cerebrale anteriore. Aumentando l'afflusso di sangue, dunque, il cervello si difende dal freddo. Tuttavia ciò, poiché la scatola cranica è un contenitore chiuso, provoca algie anche intense.
Il dolore della cefalea da freddo è trafittivo, oppressivo o pulsante e regredisce in meno di 30 secondi per poi ricomparire. Si localizza a livello delle tempie o della fronte. Per evitare l'emicrania è importante non esporsi per troppo tempo all'aria condizionata. Il disturbo passa da solo, ma se è molto fastidioso è possibile alleviarlo assumendo un analgesico.
Aria condizionata e torcicollo
Il torcicollo è una condizione patologica caratterizzata da una limitata mobilità o addirittura da un blocco del collo, la cui muscolatura laterale appare fortemente contratta. Tale problematica riconosce diverse cause, tra cui l'esposizione all'aria condizionata soprattutto quando si è accaldati o sudati. Il sintomo principale del torcicollo è la difficoltà a roteare, flettere e allungare il collo, tutto ciò accompagnato da un dolore acuto e da altri possibili segni clinici, tra cui la brachialgia e la già citata rigidità dei muscoli cervicali.
La terapia classica si basa sulla somministrazione di farmaci analgesici, antinfiammatori e miorilassanti. Si può ricorrere anche ai rimedi naturali che contemplano:
- l'artiglio del diavolo: è ricco di Harpagosidi, sostanze dagli effetti analgesici;
- la curcuma: la radice è nota per le sue proprietà antinfiammatorie;
- lo zenzero: antidolorifico e miorilassante, è indicato per sciogliere le contratture muscolari.
Aria condizionata e raffreddore
Naso che cola, occhi lucidi e starnuti in estate? È possibile e la principale indiziata è l'aria condizionata che, disidratando la mucosa delle vie respiratorie, le espone all'attacco di vari patogeni.
Il primo organo a soffrire è la gola che appare arrossata e dolorante. Contestualmente si può avvertire difficoltà a ingoiare, ingrossamento dei linfonodi del collo e perdita o calo della voce. Per contrastare i primi sintomi affidarsi alla natura è sempre una buona idea. Tra i rimedi più indicati rientrano:
- miele;
- propoli;
- prodotti balsamici a base di eucalipto e menta;
- timo;
- salvia;
- tea tree oil.
Non è raro che l'aria condizionata colpisca le basse vie respiratorie, causando tracheiti e bronchiti. Un altro pericolo è dato dal cattivo funzionamento dei condizionatori e dalla scarsa pulizia dei filtri. Questi ultimi, infatti, possono veicolare batteri, virus, miceti e muffe in grado di provocare malattie anche serie, come la legionellosi.
Aria condizionata e occhi secchi
Sostare a lungo in ambienti refrigerati dall'aria condizionata può provocare dei disagi oculari che si esprimono essenzialmente con un'intensa secchezza. Le ghiandole di Meibomio, piccole presenze sui bordi palpebrali, secernono una sostanza che non solo lubrifica la superficie oculare, ma che ritardano altresì l'evaporazione del film lacrimale. Quando tuttavia la superficie oculare viene esposta all'aria condizionata si secca e dà luogo ad una serie di sintomi:
- bruciore;
- arrossamento;
- fotofobia;
- dolore;
- sensazione di corpo estraneo;
- alterazioni della vista.
Nel momento in cui le manifestazioni diventano particolarmente fastidiose è possibile alleviarle instillando negli occhi lacrime artificiali o gel lubrificanti. Un valido aiuto viene poi offerto dai rimedi naturali, in primis la camomilla.
Ricca di proprietà antinfiammatorie, la tisana si utilizza per fare dei lavaggi o degli impacchi tiepidi.
Non meno utili sono i colliri a base di erbe quali malva, amamelide, eufrasia, fiori di lino e le fettine di cetriolo da applicare direttamente sulle palpebre. Le loro virtù idratanti, calmanti e antiflogistiche garantiscono un sollievo immediato.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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