Sui suoi petali non profumati trovano accoglienza stupende sfumature di rosa, lilla e porpora. La malva è una pianta erbacea perenne o biennale appartenente alla famiglia delle Malvaceae e tipica delle regioni tropicali e temperate di Europa meridionale, Asia e Africa settentrionale.
Si contano più di 4.200 specie (Malva Sylvestris, Rotundifolia, Parviflora) spontanee ma anche coltivate negli orti e tutte si caratterizzano per la commestibilità. Oltre alle foglie è possibile consumare il midollo dei frutti sia crudo che cotto. I fiori, infine, vengono utilizzati per decorare insalate e altri piatti freddi. La malva (il nome deriva dal greco "malakos" ovvero "emolliente") è da sempre impiegata nella medicina popolare europea. Scopriamo quali sono le sue proprietà e i suoi benefici.
Malva, un po' di storia
L'utilizzo della malva affonda le radici nell'antichità. Tracce dei suoi semi, infatti, furono rinvenute in alcuni resti archeologici siriani risalenti al 3.000 avanti Cristo. Nel Nord Europa avvolgeva la pianta un'aurea sacrale; non a caso le popolazioni celtiche ritenevano che i suoi semi, posti sugli occhi dei defunti, avessero la capacità di cacciare gli spiriti maligni e di aprire le porte del paradiso. Le stesse credenze appartenevano a Greci e Romani. Secondo Pitagora l'arbusto doveva essere consumato quotidianamente per purificare la mente. Plinio il Vecchio sosteneva, invece, che il succo dello stesso sorseggiato al mattino era in grado di donare benessere al corpo e di allontanare qualsiasi malattia.
In epoca medievale, alla malva venne attribuita una grande importanza: non a caso essa divenne un ingrediente fondamentale per tutti i preparati del tempo. Era, infatti, conosciuta come "omnimorbia", ossia "rimedio per tutti i mali". Nel XVI secolo la Teoria delle Segnature, una dottrina che associava le piante agli organi necessitanti di cure, affermava che il fusto era utile per far ricrescere i capelli. Le radici, invece, potevano essere impiegate come spazzolini da denti e venivano fatte masticare ai bambini durante il periodo della dentizione.
Proprietà e benefici della malva
I principi attivi della malva sono davvero numerosi, tra gli altri comprendono: mucillagini, vitamina E, vitamina C, tannini, flavonoidi, terpeni, antociani e fenoli. Sono proprio questi a conferirle le ormai ben note virtù. La pianta possiede dunque proprietà:
- analgesiche: l'estratto acquoso è efficace nel contrastare i dolori addominali. Inoltre è in grado di inibire l'algia neurogenica e quella legata all'infiammazione sia a livello centrale che a livello periferico;
- lassative: il merito spetta alle mucillagini, sostanze organiche ricche di fibre solubili e polisaccaridi che, entrando in contatto con l'acqua, creano una massa viscosa che favorisce la peristalsi;
- depurative: ricerche scientifiche hanno confermato la capacità della malva di ridurre la concentrazione delle transaminasi nel sangue e di svolgere un'azione protettiva nei confronti del fegato in seguito all'assunzione prolungata del paracetamolo;
- antinfiammatorie: i benefici antiflogistici sono da imputare alla componente chimica, nota come malvidina 3 glucoside;
- antiossidanti: tali proprietà sono riconducibili alla massiccia presenza di flavonoidi;
- antimicrobiche e antifungine: la pianta è efficace nel combattere infezioni batteriche (Escherichia Coli, Helicobacter Pylori, Candida, Aspergiullus Niger).
Malva e proprietà anticancro
Da tempo la scienza discute sulle possibili virtù antitumorali della malva. In particolare, si ritiene che gli estratti idroalcolici ed etanolici delle foglie abbiano un'azione antiproliferativa nei confronti delle cellule cancerose implicate nell'insorgenza di una neoplasia sempre più diffusa, il melanoma.
Interessanti sono poi diversi studi, tra cui uno guidato da un team dell', che hanno dimostrato come la pianta sia in grado di constrastare la mucosite (infiammazione della mucosa di bocca e faringe) e la xerostomia (secchezza delle fauci). Questi ultimi sono disturbi molto comuni nei pazienti sottoposti a chemio e a radioterapia.
Nello specifico la somministrazione di un estratto di Malva sylvestris associata ad Alcea digitata in soggetti con tumori della testa e del collo, ha comportato un miglioramento non solo della mucosite e della xerostomia, ma anche della capacità di articolare la parola e di masticare. Si è altresì verificata una riduzione delle sensazioni dolorose.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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