Il melanoma cutaneo è uno dei tumori della pelle più diffuso oltre ad essere aggressivo e pericoloso.
A provocarlo è un’esposizione prolungata e non corretta ai raggi ultravioletti del sole. Può presentarsi già in giovane età. Prende origine dalla superficie della pelle per poi espandersi in modo radiale in tutte le direzioni. Inizialmente compare in superficie per poi diffondersi anche negli strati più profondi della pelle. Si diffonde nelle cellule nel sangue mettendo in pericolo la sopravvivenza del paziente. A volte il melanoma è confuso con un neo innocuo. Spesso è accompagnato dal senso di prurito e sanguinamento.
Secondo i medici dell'Istituto dermopatico dell'Immacolata, Irccs di Roma (Idi) è un tumore in aumento e che si sviluppa sia tra gli uomini che tra le donne Nel 2018, il numero di nuovi casi in Italia si aggira intorno a 13.700, 7.200 tra gli uomini e 6.500 tra le donne. Di questi, più di 950 sono i nuovi casi di melanoma diagnosticati all'Idi, circa 200 casi in più rispetto al 2017 e 250 in più rispetto al 2016. La mortalità legata a questa patologia rimane complessivamente stabile, aumenta poi la sopravvivenza a 5 anni, che è pari all'87%.
Per contrastare l’insorgenza di questo tumore i medici dermatologi consigliano una corretta esposizione al sole e una protezione solare indicata per il proprio fototipo. Occorrerebbe anche limitare il ricorso alle lampade artificiali per abbronzarsi.
Bisogna evitare l’esposizione al sole nelle ore centrali della giornata. La fascia oraria che va dalle 12 alle 16 è assolutamente da evitare. Il corretto uso di creme solari con fattore alto di protezione e per contrastare i raggi sia Uva che Uvb va effettuata già in tenera età- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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