Gli occhi sono lo specchio dell'anima, ma anche della salute. La visita oculistica, infatti, non solo è in grado di migliorare il nostro modo di vedere, ma si rivela uno strumento utile per fornire maggiori informazioni sullo stato di benessere in generale. Eppure spesso si tendono a sottovalutare sintomi che a lungo andare potrebbero compromettere la funzionalità visiva e di conseguenza l'equilibrio psicofisico. Ecco quali sono i più comuni e perché è fondamentale prestarvi attenzione.
Cecità notturna
Essa si manifesta con una difficoltà a vedere dopo il tramonto, in special modo se si guida o se ci si deve orientare in luoghi bui, per esempio al cinema. A causarla, generalmente, sono la miopia, la cataratta, il cheratocono ovvero una malattia che provoca la deformazione della cornea, patologie degenerative e la carenza di vitamina A. Ci sono tuttavia persone che nascono con questo problema.
Occhio pigro
Chiamato anche "ambioplia", si verifica quando un occhio non si sviluppa correttamente. La visione, dunque, risulta più debole nell'organo che tende a muoversi pigramente. Questo problema, che raramente colpisce entrambi gli occhi, è più frequente nei neonati e nei bambini e deve essere corretto in maniera tempestiva.
Rossore e affaticamento
Trascorrere molte ore davanti a smartphone e pc, di certo non aiuta. Gli occhi si affaticano e come qualsiasi altra parte del corpo necessitano di riposare. La superficie oculare è altresì coperta da vasi sanguigni che se infetti o irritati, si espandono. Il rossore può dunque essere la spia - oltre che di stanchezza e carenza di sonno - di congiuntivite, allergie e danno solare.
Uveite
Si tratta di un'infiammazione di parte o di tutta la tonaca media vascolare, lo strato centrale dell'occhio che contiene la maggior parte dei vasi sanguigni. Questa malattia può colpire ad ogni età e sono maggiormente a rischio coloro che soffrono di deficienze del sistema immunitario, come AIDS, artrite reumatoide o colite ulcerosa. L'uveite - che può distruggere il tessuto oculare - comporta sintomi quali:
- Dolore all'occhio;
- Visione offuscata;
- Arrossamento e sensibilità alla luce.
Corpi mobili
Chiamati anche mosche volanti, questo disturbo che colpisce anche i giovanissimi non è preoccupante. Nella maggior parte dei casi è dovuto alla formazione di miodesopsie. Dopo una certa età tuttavia - e in alcuni casi anche prima - i corpi mobili segnalano la presenza di alterazioni piuttosto diffuse del vitreo. Una celere visita oculistica è doverosa.
Occhi secchi
Quando gli occhi non riescono a produrre a sufficienza lacrime di buona qualità, si ha la sensazione di avere al loro interno qualcosa come un granello di sabbia. Spesso tale fastidio è accompagnato da bruciore. Solo in casi rari gli occhi asciutti possono portare a cecità. Esistono delle soluzioni per alleviare gli spiacevoli sintomi:
- Sostituti lacrimali in forma di colliri;
- Punctum plugs, ovvero microtappi che permettono alle lacrime di rimanere più a lungo negli occhi;
- Integratori alimentari a base di omega-3;
- Creme palpebrali;
- Lipiflow, una procedura che impiega il calore e la pressione.
Pupille di diametro diverso
Detta anche "anisocoria", la differenza di diametro fra una pupilla e l'altra, se non si fa uso di colliri, è una condizione che deve essere valutata attentamente da un medico oculista.
Il problema potrebbe essere, infatti, anche di natura neurologica o muscolare. In alcuni casi è espressione di malattie sistemiche infiammatorie o immunitarie, quali l'ipertensione arteriosa, il diabete e la sclerosi multipla.
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