In vista della prova costume, una delle preoccupazioni più diffuse, è quella di ridurre il girovita per ottenere la tanto agognata pancia piatta.
Il grasso che si concentra nel girovita, oltre ad essere inestetico può a lungo andare comportare dei problemi di salute gravi come il rischio di colesterolo alto, diabete di tipo 2 e malattie cardiovascolari. Le cause di questo problema sono molteplici e a volte combinate insieme sono anche difficili da diagnosticare e risolvere tempestivamente.
“Per agire sulla pancia gonfia, bisogna prima di tutto capire se si tratta di adipe localizzato, per il quale con il sussidio dei professionisti di settore si potrà impostare una alimentazione equilibrata abbinata ad un allenamento metabolico, cardio-vascolare. Entrambi i percorsi ovviamente sono da realizzare su misura per ogni singola persona. Di fatti siamo tutti unici e diversi. Qualora non si trattasse di adipe, la presenza di un addome gonfio può avere origine da molteplici cause come assunzione di farmaci, intolleranze alimentari, cattiva associazione tra i cibi, alterazione della flora intestinale, difficoltà nella digestione, endometriosi. Il problema va sempre contestualizzato. Ogni persona ha la sua storia e ogni corpo è a sé. È impossibile dare una risposta univoca” :ci spiega Cristina Cabrini, personal trainer riconosciuta dagli enti ASI eCONI e futura dietista.
Come ottenere la pancia piatta con l’esercizio fisico
In vista dell'estate molte persone pensano di poter rimediare a questo problema dedicandosi qualche settimana prima della prova costume all'esercizio fisico oppure consultando su internet tutorial ad hoc. Su come ridurre il grasso addominale circolano tanti aneddoti e purtroppo innumerevoli falsi miti.
"Mi spiace dirlo ma la famosa e tanto ambita "pancia piatta" non la si ottiene passando ore e ore in palestra o eseguendo milioni di addominali al giorno, bensì si forma a tavola. Il 70% dei nostri risultati è determinato dall’alimentazione e solo il 30% dall’allenamento che va a modellare o costruire il nostro corpo": è la rivelazione della personal trainer.
E allora che ruolo ha l'esercizio fisico costante e regolare? "Si pensa che la vera fatica sia alzare pesi e fare attività. Invece il duro lavoro è quello che c'è dietro le quinte. È istaurare un buon rapporto con il cibo perché è proprio vero che "siamo quello che mangiamo". Iniziando dall' alimentazione, è opportuno scegliere un professionista di fiducia che ci guidi in questo percorso": ci spiega Cristina Cabrini. "Purtroppo la cosiddetta "tartaruga" o "six pack" non deriva dal numero di addominali che facciamo o da quante volte ci alleniamo alleni, ma è semplicemente una questione genetica. C'è chi geneticamente pur mangiando bene e allenandosi con costanza, non è predisposto ad avere un addome scolpito e chi viceversa non curandosi particolarmente ce l'ha".
Consigli per ridurre il grasso addominale
Secondo Cristina Cabrini gli esercizi che consentono di lavorare sull'addome sono molteplici. Tra quelli più noti vi è il Classic Crunch, il Reverse Crunch per il retto dell'addome, Heel Tap Crunch e Side Leg Raises per gli obliqui e il Vacuum per il trasverso. A questi esercizi è impossibile dare una tempistica precisa perché l'esperta ci ricorda che tutto dipende dalla condizione genetica di base, dalla presenza o meno di adipe localizzata a livello addominale (e se è presente in quale quantità?), dallo stile di vita alimentare, dalla possibilità di patologie che interferiscono sul lavoro e soprattutto dalla propria mente, ovvero dalla motivazione e dall’impegno.
"Quando dico che non esistono scorciatoie è vero È importante prendersi cura di sé stessi a 360° e non è mai troppo tardi per iniziare a farlo. Come fare tutto questo? Prima vi dico cosa non fare, ossia non seguire diete restrittive, non "nutrirvi" solo di beveroni. Bisogna mangiare di tutto nelle giuste quantità, senza rinunciare al gusto e a ciò che più ci piace": è il suggerimento della personal trainer.
Ecco cinque preziosi suggerimenti che Cristina Cabrini ci invita a seguire:
- controllare la glicemia e ridurre il livello di zuccheri;
- prediligere il cibo integrale, ossia evitare le farine bianche al di fuori dei ristoranti;
- controllare il colesterolo evitando alimenti ricchi di grassi saturi;
- assumere una quota proteica giornaliera sufficiente;
- idratarsi sia da dentro che da fuori.
"So che rivoluzionare o impostare un nuovo stile di vita non è assolutamente semplice, infatti bisogna prima di tutto volerlo.
L'importante è non smettere di credere in sé stessi e nei professionisti. Imparare a conoscere il proprio corpo, prendere confidenza con esso, iniziare finalmente ad amarsi. Non è facile ma è il regalo più bello che ognuno possa fare a sè stesso! ": conclude l'esperta.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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