La pressione bassa, nota anche come ipotensione, è una condizione caratterizzata da valori pressori a riposo inferiori alla norma. Con il termine pressione arteriosa si indica la forza esercitata dal sangue contro le pareti dei vasi sanguigni in seguito all'azione di pompa svolta dal cuore. Misurati in millimetri di mercurio, si distinguono due tipi di valori pressori: quello sistolico o massimo e quello diastolico, altrimenti definito minimo.
Si può parlare di ipotensione quando la massima è uguale o inferiore a 90 mmHg e la minima è uguale o inferiore a 60 mmHg. La condizione diventa intermedia nel momento in cui i valori si abbassano al di sotto dei 60/40 mmHg e severa se gli stessi scendono oltre i 50/33 mmHg. Vi sono varie tipologie di pressione bassa, ma sono due quelle più frequentemente riscontrate:
- ipotensione postprandiale: l'abbassamento pressorio si verifica dopo i pasti;
- ipotensione ortostatica: l'abbassamento pressorio è la conseguenza del passaggio repentino dalla posizione sdraiata e/o seduta a quella eretta.
Quali sono le cause della pressione bassa?
Non sempre la pressione bassa è una condizione patologica. Esiste, infatti, un tipo di ipotensione chiamata costituzionale della quale ancora non si riconoscono le precise motivazioni. Sono state avanzate delle ipotesi in merito e si ritiene che dipenda da fattori ereditari o da una predisposizione famigliare. Discorso a parte meritano gli sportivi, in particolare maratoneti e ciclisti, nei quali si riscontrano valori pressori inferiori. Ciò avviene perché gli atleti possiedono una rete di capillari molto più estesa, sviluppata dopo anni di esercizio fisico.
Nei soggetti sani l'ipotensione è frequente in estate, come conseguenza della sudorazione eccessiva. Ad esserne colpite sono le persone che già soffrono di pressione bassa e le giovani donne di età compresa tra i 16 e i 28 anni. Quando è patologica questa condizione riconosce numerose cause:
- disidratazione dovuta a vomito e/o diarrea;
- diabete;
- morbo di Addison;
- anemia per carenza di folati o vitamina B12;
- gravi emorragie;
- choc anafilattico;
- infarto del miocardio;
- setticemia;
- assunzione di farmaci: anestetici, diuretici, beta-bloccanti, antidepressivi triciclici.
I sintomi della pressione bassa
La pressione bassa non sempre si manifesta con sintomi. Tuttavia, se presenti, essi sono l'esito di una sofferenza cerebrale provocata dalle anomalie della circolazione sanguigna. L'intensità dei segni clinici varia in base al grado di sofferenza cerebrale e gli stessi, quindi, possono essere sfumati o intensi. Quando i valori pressori scendono sotto la norma, un individuo può accusare:
- palpitazioni;
- visione offuscata;
- sensazione di svenimento;
- sincope;
- nausea;
- vomito;
- vertigini;
- confusione;
- senso di instabilità e difficoltà di concentrazione.
Se l'ipotensione è di grado medio o severo lo svenimento è frequente. A destare preoccupazione non è l'evento in sé, bensì le conseguenze che esso può comportare. Perdendo coscienza, infatti, un soggetto può farsi male. Fratture degli arti e traumi cranici sono evenienze più frequenti di quanto si possa credere.
Da non sottovalutare, infine, lo stato di choc che si verifica nel momento in cui gli organi non ricevono l'adeguato apporto di sangue per funzionare correttamente e che si manifesta con: sudorazione fredda, pallore,
polso rapido e respirazione poco profonda.I rimedi naturali per la pressione bassa
Quando la pressione bassa è solo una condizione passeggera e non dà sintomi importanti è possibile fare ricorso ai rimedi naturali. Quelli più efficaci includono:
- radice di liquirizia: da consumarsi con moderazione lontano dai pasti principali. La glicirizzina in essa contenuta abbassa i valori pressori;
- biancospino, valeriana, vischio: sorseggiare tisane a base di queste erbe è utile per far alzare i valori della pressione;
- miele: pur non avendo evidenze scientifiche, la terapia ideata da Richard Willfort contrasta l'ipotensione. Il merito spetterebbe alle proprietà antidemineralizzanti dell'alimento;
- tè rooibos: un vero e proprio infuso antiossidante grazie alla presenza di vitamina C e sali minerali (magnesio, ferro, calcio, zinco, potassio, sodio);
- ginseng: noto rimedio adattogeno, si può consumare sotto forma di integratori o di polvere da sciogliere in acqua;
- alga spirulina: i benefici sono dovuti alla sua composizione particolarmente ricca di acidi grassi essenziali, vitamine (A, C, E, complesso B, acido folico) e minerali (magnesio, ferro, calcio, selenio, potassio).
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