Via a progetto Pink Union, il 'concerto' di Humanitas a sostegno delle donne

Incontri, eventi e un concerto per sensibilizzare e parlare di prevenzione e di ricerca sulle patologie tipicamente femminili

Via a progetto Pink Union, il 'concerto' di Humanitas a sostegno delle donne

Un concerto per la ricerca, eventi dedicati alla prevenzione e incontri tra arte e scienza per promuore diagnosi e cure a sostegno della salute delle donne. Questo e molto altro è contenuto nel progetto Pink Union, promosso dalla Fondazione Humanitas per la Ricerca, che nasce dal bisogno di sondare specificatamente i vari aspetti che riguardano la salute delle donne. I primi appuntamenti sono per il 7 e l'8 marzo, quando nei Centri Humanitas si potrà partecipare gratuitamente a incontri, consulti e visite, previa prenotazione. Poi, il 19 marzo, al Teatro Franco Parenti, si esibirà l'Orchestra Milano classica, diretta da Beatrice Venezi. Il concerto sarà preceduto dalle parole dell'immunolgo Alberto Mantovani, direttore della Fondazione. Così, il grande scienziato e la donna direttore di orchestra si uniranno, creando un sodalizio tra arte e scienza, che veicoli l'importanza della ricerca per la salute in rosa.

Il progetto, che ha come simbolo un tricolore sui toni del rosa, rappresenta l'impegno dei medici per la cura di patologie tipicamente femminili. L'obiettivo è anche quello di sensibilizzare le donne sull'importanza della prevenzione, ricordando loro la necessità di sottoporti a controlli regolari, per permettere ai medici di giungere a una diagnosi precoce. Tra i progetti di Humanitas anche lo studio sul ruolo degli anticorpi nelle malattie autoimmuni e quello sulla predizione della risposta alla chemioterapia per il tumore al seno. Legato al progetto Pink Union anche una collana di Tascabili della Ricerca dal titolo "Per te", in cui "per" sta per "prevenzione e ricerca", dedicato alla salute femminile.

Secondo quanto riferito sul sito della Fondazione Humanitas, a livello globale, le donne portano "l'80% del carico di sofferenza e malattia", sia per un motivo sociale, legato alla difficoltà di accesso alle cure in alcuni Paesi del mondo, sia per un motivo biologico, "dovuto alla stessa diversità della donna dall'uomo". Per questo, è importante sostenere la "medicina di genere", che individua i problemi legati tipicamente al sesso.

A colpire le pazienti femminili con più frequenza sono le patologie autoimmuni: in Italia, infatti, sono 5mila le donne che soffrono di malattie legate al sistema immunitario, che in alcuni casi aggredisce l'organismo, invece che difenderlo. "Il sistema immunitario è come una grande orchestra di cui non conosciamo ancora tutti gli orchestrali e tutti gli strumenti che vengono suonati - spiega sul sito Alberto Mantovani- Identificare alcuni orchestrali e strumenti ha consentito, per esempio, di sviluppare nuove terapie contro le malattie autoimmuni e infiammatorie".

Al fianco di Mantovani, al concerto, ci sarà Beatrice Venezi: "Ho deciso di aderire a questa campagna di sensibilizzazione perchè molto coerente con la mia visione della tematica femminile- spiega il direttore d'orchestra - Attraverso la mia attività di tutti i giorni promuovo un'idea del ruolo della donna che possa superare i pregiudizi e opporsi alla discriminazione di genere".

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