Sardegna: il Pdl strappa Olbia, tre al ballottaggio

Sono cinque su otto i presidenti delle Province eletti al primo turno in Sardegna: tre sono del centrosinistra e due del centrodestra. Elezioni segnate da un astensionismo record: meno 11 punti rispetto alle consultazioni di cinque anni fa

Sardegna: il Pdl strappa Olbia, tre al ballottaggio

Cagliari - Sono cinque su otto i presidenti delle Province eletti al primo turno in Sardegna: tre sono del centrosinistra e due del centrodestra. Le altre tre province (fra cui Cagliari) verranno assegnate al ballottaggio fissato per il 13 e 14 giugno. Prima delle elezioni sette province erano amministrate dal centrosinistra ed una dal centrodestra.

Il risultato delle elezioni Nel conteggio dei voti dei partiti si colloca, però, al primo posto nell’Isola il Pd (oltre il 20%) mentre il Pdl è poco oltre il 16% (con un calo del 14%). Sono i primi dati definitivi emersi dalla tornata elettorale (per le province e 176 comuni) di ieri. In particolare rimangono al centrosinistra la provincia di Carbonia-Iglesias dove è stato eletto Salvatore Cherchi con il 50,35% contro il candidato del centrodestra che si è fermato al 45,22%; il Medio Campidano con la riconferma del presidente uscente Fulvio Tocco (55,13%) contro il 39,7% del centrodestra; e Sassari con la la riconferma dell’uscente Alessandra Giudici che ha raggiunto il 50,70% contro il 41,07% del candidato di centrodestra.

Il centrodestra strappa Olbia Mentre nella provincia di Olbia Tempio (strappata al centrosinistra) si impone il centrodestra con Fedele Sanciu (53,16%), il candidato del centrosinistra ha avuto il 39,34% e la presidente uscente Pietrina Murrighile, candidata in solitaria con l’Api di Rutelli, ha avuto il 3,55%. Conferma al centrodestra per Oristano con il 59,74% per Massimiliano De Seneen mentre il candidato del centrosinistra è al 29,70%. Tre quindi i ballottaggi per le province: a Cagliari il centrosinistra con l’uscente Graziano Milia ha avuto il 33,78% contro il centrodestra guidato da Giuseppe Farris arrivato al 46,52%. Nel capoluogo vi era una frattura nei due schieramenti: il senatore del Pdl Piergiorgio Massida ha corso da solo riportando il 9,03%, così come ha gareggiato da solo l’Idv col deputato Federico Palomba che ha avuto il 6,63%. Ballottaggio anche a Nuoro: centrosinistra con l’uscente Roberto Deriu al 32,47% mentre l’altro candidato sempre della sinistra, Efisio Arbau, ha avuto il 23,9%, ed il centrodestra al 38,35%. Infine nell’Ogliastra il centrodestra con Sadro Rubiu ha avuto il 43,76% e il centrosinistra con Bruno Pilia il 41,06%. Fra i comuni con oltre 15 mila abitanti il centrosinistra ha perso Quartu Sant’Elena, la terza città della Sardegna: il nuovo sindaco è Mauro Contini (Pdl).

A Sassari si riconferma il Pd A Sassari, invece, si riconferma l’uscente Gianfranco Ganau (Pd). Quanto a Nuoro, Porto Torres, Sestu e Iglesias si andrà al ballottaggio.

Il voto delle amministrative, dove sostanziamente ha vinto l’astensionismo (ha votato il 56,7%, ed a Cagliari città, ad esempio, ha votato solo un elettore su tre) ha confermato la tenuta della sinistra (col Pd primo partito in Sardegna) ed il calo del Pdl, per una competizione elettorale ritenuta da molti troppo personalizzata ma sulla quale avrebbe pesato sia la recente manovra del Governo sia la gestione regionale (proprio oggi il presidente Ugo Cappellacci riferisce in Consiglio sull’affare dell’eolico in Sardegna).

 

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