È Riccardo Sarfatti il Paperon de'Paperoni dei consiglieri regionali. Con un reddito annuo di 511.642 euro, la bellezza di un miliardo di lire, l'ex sfidante di Roberto Formigoni per la poltrona di governatore «si consola» con uno stipendio da record della sconfitta alle elezioni per il Pirellone. L'esponente del Pd guadagna oltre il triplo e distanzia di 350.654 euro il presidente della giunta, il cui reddito annuo è di 160.988 euro. E come se non bastasse le entrate di Sarfatti crescono anche del 9,4%, mentre quelle di Formigoni diminuiscono del 23,4%. Il consigliere di centrosinistra commenta i dati sugli stipendi del 2006, appena resi noti dalla Regione, rivelando che «buona parte del mio reddito deriva dalla liquidazione da circa 200mila euro di Luce Plan, la società di famiglia dove ho lavorato per 40 anni. Da quando faccio politica infatti non ho più incarichi operativi nell'azienda e svolgo solo un compito di supervisione. Rivestendo il ruolo di azionista di maggioranza e amministratore delegato, per il quale continuo a percepire uno stipendio che si somma alla cifra percepita attraverso un fondo pensione».
Al secondo posto dopo l'esponente Pd c'è Gianpietro Borghini (Forza Italia), con 325.778 euro, provenienti in larga parte dallo stipendio di direttore generale del Comune cui però ha rinunciato nel dicembre scorso. Tanto che dal 2008 è probabile che il più ricco diventi Stefano Zamponi, unico consigliere dell'Idv, che nel 2006 ha guadagnato ben 300mila euro. E non scherzano neppure Massimo Corsaro (An), con 240.648 euro, Alberto Bonetti Baroggi (Fi) a quota 231.620, Pietro Macconi di An (229.076), Elisabetta Fatuzzo del Partito pensionati (221.335), l'azzurro Sante Zuffada (200.042), Sveva Dalmasso di Per la Lombardia (197.279) ed Ettore Albertoni della Lega (195.735). Mentre in fondo alla classifica si piazza Margherita Peroni di Forza Italia (90.182 euro), entrata in consiglio il 6 luglio 2006.
Ma i risultati più curiosi emergono dal confronto tra le medie dei vari gruppi, da cui balza all'occhio che il vero partito «proletario» in Regione è quello della Lega, a quota 129.281. Ben al di sotto rispetto alla sinistra extraparlamentare, operaia a parole ma borghese quando si tocca il portafogli, con i Comunisti italiani (rappresentati da Bebo Storti) che incassano la bellezza di 170.351 euro e Rifondazione 137.704. Dai dati complessivi risulta infine che l'intera assise regionale ha guadagnato nel 2006 quasi 12 milioni di euro, l'8% in più rispetto all'anno precedente.
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