Scadenze rispettate e fondi confermati L’Expo farà la storia

Per Expo il governo nei giorni scorsi ha confermato il versamento di 25 milioni di euro come quota per il 2010. Per l’esposizione non ci sono stati ritardi sia nella fase di presentazione del dossier di candidatura che in quello di registrazione. Abbiamo sempre rispettato le scadenze e continueremo a farlo. Il 19 aprile (...)
(...) saremo davanti al Comitato Esecutivo del Bie con le carte in regola. Milano ha vinto grazie ad un eccellente dossier di candidatura. Che è la carta di identità dell’esposizione.
Expo vuole essere un progetto per la nostra città, per l’Italia e per il mondo. Un progetto che può dare un contributo alle sfide globali. È un percorso sui temi relativi all’alimentazione, all’acqua, all’energia e all’ambiente. Tutte le ricerche economiche evidenziano come agricoltura urbana, periurbana e familiare siano una risposta alla fame nel mondo. L’Expo è un percorso culturale, formativo, scientifico, di innovazione tecnologica, di cooperazione internazionale che vuole anche accogliere le esperienze di altri Paesi, per dare risposte al mondo. Va oltre i sei mesi della sua durata, proseguirà anche dopo il 2015.
Il sito dove si svolgerà l’esposizione è solo una componente di Expo, che è un progetto molto più ampio e articolato: intanto la città firmerà un evento ancora più verde del previsto. La percentuale di area verde e acqua sarà del 56%. Ci saranno le serre bioclimatiche che illustrano i climi e le colture del mondo. Accanto a questo ci saranno innovazione e tecnologia, che non sono in opposizione al verde. «Tecnologia» significa agricoltura intensiva, fonti energetiche alternative, microirrigazione, agricoltura urbana, bioagricoltura, bioteconologie per la filiera alimentare. Non c’è contraddizione, ma integrazione. Un’integrazione cui lavorano grandi architetti internazionali, come Jacques Herzog e Ricky Burdett. Ora si attende con fiducia il pronunciamento dell’Agenzia del Territorio, il soggetto terzo a cui ci si è rivolti per avere una valutazione economica del progetto del diritto di superficie.
Expo viene considerata con grande interesse a livello internazionale. Lo confermano le adesioni finora registrate: ben 14 Paesi a 50 mesi dall’evento. È proprio di queste ore la risposta positiva della Cambogia. La prima lettera di adesione, dopo la registrazione ufficiale del Bie, è arrivata dalla Svizzera. Poi altri Paesi: Azerbaijan, Egitto, Germania, Guatemala, Montenegro, Perù, Romania, Russia, San Marino, Togo, Turchia e Uruguay.
Il simbolo di questo metodo di lavoro sarà il Centro per lo Sviluppo sostenibile, un punto di riferimento internazionale che da Milano promuoverà una rete di conoscenze, formazione e iniziative per tutti i Paesi. Per il capoluogo e il resto della Lombardia Expo significa lavoro, turismo, infrastrutture. Un segno concreto delle ricadute è la crescita dell’economia e dell’occupazione. Lo dicono le proiezioni dell’Università Bocconi. I posti generati in modalità diretta, indiretta ed indotta, nel decennio 2011-2010 saranno in media pari a 61mila all’anno. Expo produrrà, inoltre, una maggiore conoscenza nei circuiti turistici mondiali del Paese, aumentando l’attrattività e generando un flusso aggiuntivo di visitatori anche in momenti diversi dai mesi di apertura dell’evento. Ma ora veniamo ai trasporti e alle infrastrutture.
L’avvio dei lavori per le due nuove linee della metro, la M4 e la M5, a venti anni dall’ultima inaugurazione, sono un fatto storico, impensabile senza lo slancio impresso da Expo e senza la collaborazione e gli investimenti del governo. La Lombardia avrà anche tre nuove autostrade, Tem, Brebemi e Pedemontana. E ancora. Il sistema aeroportuale è già oggi in crescita e crescerà insieme ad Expo. Malpensa ha registrato, nel 2010, una crescita esponenziale del traffico sia nel comparto passeggeri (+9%) sia in quello merci (+39,3%). Malpensa è oggi il terzo scalo europeo per crescita passeggeri.
Inoltre abbiamo sottoscritto un accordo con le università milanesi che ha dato via a diversi progetti di innovazione. La Camera di Commercio di Milano ha creato nove tavoli di lavoro, per coinvolgere oltre 300 opinion leaders e rappresentanze di interessi e diffondere il messaggio di Expo. È partito il «Laboratorio interattivo sull’alimentazione» al Museo della Scienza e della Tecnica che farà incontrare il pubblico coi temi e i piani Expo, dalle tecnologie alimentari alla bioagricoltura. È stato avviato con le scuole elementari il progetto «Orti didattici»: 40 orti scolastici nuovi o riqualificati che diventano parte integrante dell’offerta formativa per oltre 250 classi e 6mila bambini. Stiamo recuperando le 14 cascine storiche dismesse su un totale di 59 destinandole alle associazioni per progetti in tema con Expo. Stiamo lavorando con gli agricoltori del Sud Milano, dell’Abbiatense, della Brianza e del Lodigiano.


Milano è una città straordinaria, che sa andare oltre gli orizzonti ristretti delle diverse appartenenze, delle polemiche, degli interessi contrapposti. Expo è una meta che ci farà entrare nella storia.
Sindaco di Milano

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