Scambiate in culla Due donne si ritrovano dopo 46 anni su Fb

Le due donne avevano sofferto per lo scambio, ma finalmente si sono ritrovate. Facebook le ha riunite

Scambiate in culla Due donne si ritrovano dopo 46 anni su Fb

Un sogno che si avvera. Due donne, separate in culla, dopo 46 anni si riabbracceranno. È la storia di Antonella e Maria Dolores, che, poco dopo la nascita, furono scambiate di culla e messe in braccio a mamme diverse. Succedeva nel 1965 a Roma, all'ospedale San Giovanni, per errore di alcune infermiere che si erano confuse. E così, per cinque giorni hanno vissuto l’una la vita dell’altra: Antonella era Maria Dolores e Maria Dolores era Antonella.

Solo Flavia, la mamma di Antonella, si è accorse dell'errore, e protestò: "Questa non è la mia bambina. L’ho vista in sala parto non aveva alcun segno sulla testa". Nessuno però le aveva dato ascolto, finché, prima di essere dimessa, aveva chiesto alle infermiere di fare un bagnetto alla sua piccola, e in quel momento trovarono un cerotto sulla schiena della bimba, ma con un nome e cognome diversi: Maria Dolores La Rocca. L'ospedale, tra mille imbarazzi, si scusò, e la storia si concluse col lieto fine, le due neonate tornarono ai loro rispettivi genitori, appena nate e già famose per lo sbaglio di cui erano state protagoniste. Finirono anche sui giornali, con tanto di foto in prima pagina.

Oggi, a distanza di 46 anni, Antonella e Maria Dolores, quasi sorelle, si rincontreranno. E lo faranno domenica a Sulmona, vicino a Secinaro, dove abita Maria Dolores.

Maria Dolores ha due figli, Rosita di 18 anni e Diego di 16. Racconta così la sua storia: "In famiglia si è sempre parlato di questa storia, mia madre la ricorda con un grande dolore come se rivivesse quello choc. In quegli anni i miei genitori abitavano a Sora. Il primo figlio era morto durante un parto podalico, allora mio padre aveva deciso di farmi nascere in un ospedale di Roma". "Per cinque giorni sono stata allattata da un’altra mamma e mi hanno anche battezzata in ospedale con il nome di Antonella", spiega la donna. 

Maria Dolores racconta anche di come ha sofferto le conseguenze dello scambio: "Da bambina piangevo spesso per la paura di perdere i miei genitori. Ho dovuto fare un lungo percorso per liberarmi da quel senso di abbandono". Nel cassetto aveva un sogno, conoscere quella "sorella di latte" a cui non aveva mai smesso di pensare. La svolta è arrivata grazie a Facebook, a cui Maria Dolores si era iscritta proprio per cercare di ritrovare Antonella. Scrisse a tutte le Antonella Chiodi che trovava: "Sei nata il 7 settembre del 1965?". Qualche tempo fa è arrivata la risposta: "Sì, sono nata quel giorno. Perché vuoi saperlo?". Maria Dolores le spiega la storia e esplode di gioia quando sente la risposta: "Sono io quella bambina". Cominciarono a scambiarsi mail e poi la decisione di incontrarsi.

"Sono molto eccitata, lo ammetto", dice Antonella, che abita a Campetella, 3 chilometri da Guidonia. Lei è sposata e ha un figlio di 24 anni, Simone. "Quando ho partorito ero terrorizzata che potessero sbagliare anche con lui. A una mia parente ho chiesto: stammi vicino e controlla quando gli mettono il braccialetto", racconta nell'intervista al Messaggero.

"Lo scambio è stato un trauma. Sono la quarta di cinque figli e da piccola quando litigavamo mi dicevano: tu non sei nostra sorella, da piccola ti hanno scambiata in culla". "Mia mamma mi consolava, è morta tre anni fa, sarebbe stata felicissima di sapere dell’incontro con Maria Dolores.

Avevamo pensato di rivolgersi alle trasmissione tv per rintracciarla, Portobello o C’è posta per te. Poi non ne avevamo fatto nulla". E conclude felice: "Ho sempre sentito che mi mancava qualcosa, adesso ho capito: mi mancava lei, la sorella lontana".

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