Barbara SilbeSi chiama microstock, ed è uno dei fenomeni fotografici di questi ultimi anni. Si tratta di immensi archivi online che forniscono fotografie a prezzi modici a chi le vuole acquistare per vari utilizzi. Consentono agli autori un nuovo modo di lavorare. A tariffe basse, s'intende, ma su canali sempre più vasti. Il termine deriva dalle parole inglesi micropayment e stock photography, e il servizio fornisce/richiede immagini di qualità paragonabili alle tradizionali foto di stock già conosciute, ma commercializzate con licenze royalty-free e «micro» nel prezzo. Da queste vaste banche dati, che propongono anche video e illustrazioni, attingono professionisti da ogni parte del mondo per abbellire il proprio sito web, per realizzare brochure, presentazioni e slide accattivanti, grazie all'ausilio di scatti professionali. «Il fotografo che vuole collaborare con noi ci racconta Lisa Sallusto, country manager Italia di Fotolia, piattaforma leader europeo del microstock deve sforzarsi di produrre contenuti creativi pensando a un uso che sia il più vasto possibile per interessare il maggior numero di utenti (web designer, pubblicitari, art director). Per avere successo bisogna caricare scatti che abbiano una valenza ampia di significati e interpretazioni e indicizzare i file con parole chiave che facciano ritrovare la foto facilmente».In breve, funziona così: tu scatti file qualitativamente validi che rispecchino certi criteri tecnici e di composizione, e le agenzie online vendono per conto tuo corrispondendoti una commissione in percentuale. Il fenomeno, unitamente alla quantità smisurata di scatti che vengono condivisi sui social network, ha generato nuovi stili, modi e linguaggi trasformando a volte in arte la vita di ogni giorno. Oggi immortaliamo tutti i momenti della nostra vita. Un selfie, un tramonto, il nostro gatto, la pizza con gli amici, una gita in bici, la scrivania dell'ufficio, l'automobile in panne... Sono spesso istantanee inutili, che servono alla condivisione con i nostri follower e che poi rimangono nei nostri hard disk fino a che ce ne dimentichiamo. Impegnandosi di più e con qualche velleità artistica nel cuore, di questo scattare compulsivo potremmo farne un lavoro.«Noi siamo nati in ambito europeo nel 2004 prosegue Lisa Sallusto - e in Italia nel 2006. Siamo diversi dalle altre agenzie di microstock contenuti perché nati come agenzia indipendente senza grossi capitali o corporation. Diamo la possibilità agli autori di caricare e indicizzare con parole chiave in 15 lingue diverse, quindi ci rivolgiamo anche a chi non ha dimestichezza con l'inglese. Fotolia ha una localizzazione spiccatamente europea, sia dal punto di vista geografico che urbano, dei tratti somatici o delle caratteristiche fisiche o dell'abbigliamento dei soggetti. Una collezione interessante per gli utenti dell'interno continente, che accedono in maniera agevole grazie ad algoritmi affinati negli ultimi anni».
I servizi forniti dalla banca immagini Fotolia comprendono soluzioni on-demand, pacchetti mensili e abbonamenti a quota giornaliera, si appoggiano alla piattaforma Suite Adobe e sono accessibili da tutti i software. Altre informazioni: https://it.fotolia.com/.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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