Eugenia Roccella, gliela darebbe una medaglia a questa ragazzina?
«Non mi sento di dare medaglie a nessuno però è unadolescente coraggiosa. Nonostante gli ostacoli che incontra è consapevole di potercela fare e ha sviluppato una forza interiore che le permette di lottare per tenere il suo bambino».
Anche contro il parere dei genitori.
«Purtroppo questi genitori sono ostaggio del senso comune diffuso nella nostra cultura. Molti pensano infatti che una maternità precoce rovini la vita. Ecco, questo senso comune va contrastato».
Però avere un figlio a 15 anni può creare non poche complicazioni.
«Certo, nessuno lo nega, un figlio è un evento enorme. Ma la maternità è anche un elemento di riconoscimento della propria forza materna».
Che non conosce età?
«Certo, ci sono ragazzine molto più consapevoli di adulti nellaffrontare questo ruolo».
Lei ne conosce qualcuna?
«Sì, una mia amica ha avuto un figlio proprio a quindici anni. Ora è una nonna giovanissima, realizzata nel lavoro e felice».
Ma le baby mamme non sono così tante.
«Purtroppo molte ragazzine vanno ad abortire perché hanno paura di perdere la libertà o il loro ritmo di vita. Però la felicità non è standard. E magari andare in discoteca tutte le sere può solo rendere infelici».
Dunque la maternità è appagante a tutte le età?
«Direi che di fronte alla maternità ogni donna vive un sentimento ambivalente: anche la più felice delle mamme vive ansie sulla propria competenza materna. E non credo neppure allaborto facile, nessuna donna si libera del proprio figlio con leggerezza. Se qualcuno lo fa poi ne paga le conseguenze a livello psicologico».
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