
Tutto Prokofiev insieme ad Andrew Litton e Alessandro Taverna, oggi (ore 20) e domenica (ore 16). Il ventesimo programma della Stagione dell'Orchestra Sinfonica di Milano all'Auditorium di Largo Mahler vede il pianista veneziano misurarsi con il «Concerto per pianoforte e orchestra n. 2 in Sol minore op. 16», affiancato alla Ouverture da «Guerra e Pace, op. 91» e dalla seconda versione della «Sinfonia n. 4 in do maggiore, op. 112», il tutto sotto la bacchetta di Andrew Litton.
Un programma tutto dedicato a Sergej Prokofiev, e che offre all'ascoltatore i diversi stili del musicista sovietico: una sinfonia, un concerto solistico e un pezzo tratto dalla grande produzione operistica. Come altri suoi colleghi, Prokofiev fu anche un grande pianista. Il suo pianismo costituisce un episodio a sé, originale, nella musica del Novecento: esso si basa su ritmi fortemente scanditi, contrapposizione di blocchi sonori, sonorità robuste, episodi di tipo percussivo, virtuosismo. Tutti aspetti che si svelano nel Secondo «Concerto per pianoforte», datato 1918.
Sarà Taverna (nella foto) a portare il pubblico all'interno di questa partitura. Pianista sensibile e dotato di tecnica solida, l'artista si distingue per capacità interpretativa, come si legge in una recensione, capace di «far sorgere un sentimento di meraviglia come una visita alla sua nativa Venezia», ed è protagonista di una splendida carriera internazionale che ha ricevuto un fortissimo impulso dopo il Concorso Pianistico di Leeds nel 2009
Viene affiancato da un direttore considerato un «lupo del podio»: l'americano Andrew Litton, direttore musicale del New York City Ballet. Sul palcoscenico dell'Auditorium, in questo impaginato interamente dedicato a Prokofiev, Litton propone l'Ouverture «Guerra e Pace», frutto dell'ambizioso progetto di portare in musica il capolavoro di Tolstoj, in un singolare e inquietante parallelismo fra gli eventi storici narrati nel romanzo e l'invasione nazista dell'Unione Sovietica, iniziata nel 1941, e la accosta alla Quarta Sinfonia, nella seconda versione del 1947, rarità delle sale da concerto in cui spicca il bellissimo «moderato» quasi «allegretto», il terzo movimento (oggi la conferenza introduttiva alle ore 18,30 nel Foyer della Balconata dell'Auditorium di Milano).
Infine, da segnare nella propria agenda anche il prossimo appuntamento degno di
nota: sempre nella stessa sala, il 21 marzo, ci sarà una serata dedicata alla musica di Shostakovich: verrà messa in scena, diretta dalla bacchetta di Sanderling, la Sinfonia n. 7 in Do maggiore op. 60, titolata «Leningrado».
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.