Al bravo Simone Cristicchi, dopo il trionfo conseguito a Sanremo con la sua canzone sui matti, dovrebbessere assegnato subito un altro alloro: un premio speciale intitolato «la Superballa». Giacché egli, cantando i dolori di un suo amico che non soltanto ammette di essere matto ma per giunta confessa di aver trascorso i migliori anni della sua vita in un manicomio, ha rivelato, senza saperlo, un famoso segreto di Pulcinella, ossia che il famoso presupposto della legge 180 era appunto una panzana.
Ma non ci era stato detto che i matti non esistono? Non ci era stato spiegato che la pazzia era stata abolita, suppergiù 30 anni fa, da uno psichiatra geniale, di nome Franco Basaglia, che ne aveva dimostrato «scientificamente» linesistenza definendola una salutare risposta degli oppressi e degli sfruttati alle infamie della famiglia borghese e della società capitalistica? Non ci avevano fatto credere che erano stati soppressi e aboliti per sempre anche quei luoghi, detti manicomi, dove un tempo i matti venivano ricoverati e magari, nelliniqua persuasione che dovessero essere curati, brutalmente seviziati e torturati? Balle, tutte balle. I matti ci sono sempre. La pazzia non è affatto sparita. E i manicomi non sono mai stati chiusi. Parola appunto del bravo Cristicchi. Che ha più volte dichiarato non solo di aver scoperto che i manicomi esistono ancora ma anche di aver capito che i «cosiddetti pazzi» sono creature adorabili. Ragion per cui sospettiamo che egli si stia preparando a celebrare limminente 30° anniversario dellapprovazione della citata legge 180 (che entrò in vigore nel 1978) dimostrando che la non mai avvenuta sparizione dei pazzi e della pazzia trova una consolante conferma nelle molte migliaia di italiani e di italiane che dallanno del varo di quella legge sono stati ammazzati da qualche matto restituito allaffetto dei suoi congiunti.
Su questo argomento, da unindagine dellEurispes pubblicata quattro anni fa, risulta che quella riforma, nellarco dei suoi primi 25 anni, produsse 3mila omicidi. Supponendo che da allora la frequenza degli ammazzamenti presso le famiglie italiane allietate dal ritorno a casa di un parente pazzo sia rimasta più o meno quella registrata da quella ricerca, si può agevolmente arguire che i morti ammazzati finora prodotti dallapplicazione della scienza psichiatrica basagliana siano allincirca 3.480.
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