Se l’Italia si finge in forma per non sfigurare in Europa

Salve, come va con la salute? A domanda, tre quarti dei cittadini europei (più esattamente il 76 per cento), risponde «benissimo» o, quanto meno, «bene grazie». Che non è male, considerando che riviste e giornali son pieni di notizie sulle più disparate malattie o sui rischi da danni ambientali che si starebbero vivendo oggi nel Vecchio Continente.
E invece, poco o nulla risulta dallo studio di Eurobarometro di fine ottobre dedicato alla salute, con particolare attenzione ad alimentazione ed attività sportiva, dei tanti malesseri che sarebbero in circolo. Si dichiarano in grandissima forma il 45 per cento dei greci e il 43 per cento degli irlandesi (cifre che vanno sommate a quelle di chi risponde di star bene: 35, 44 e 40 per cento rispettivamente). L’Italia? Benissimo assicura di stare solo il 16 per cento degli interpellati, ma in compenso c’è un 58 per cento che dice di essere in salute, per cui la percentuale di chi appare soddisfatto sale al 74 per cento, in piena media europea.
Piuttosto è curioso che chi si senta peggio siano oggi gli abitanti di Lettonia (11 per cento di «malissimo» più 37 per cento di «male»), Lituania (10 più 37) e Ungheria (10 più 32) con, a seguire, polacchi, cechi e slovacchi. Baltico e ex-Est europeo, in sostanza, sono preda di «febbri» che si avvertono assai meno in Occidente. E a dimostrare che nel Nord qualcosa non vada c’è un secondo dato sulle malattie che si sono vissute a lungo e che vede dopo i soliti lituani (un 44 per cento di sì), anche i finlandesi (40 per cento) e i danesi (40 per cento) mentre il dato italiano (appena il 17 per cento) ci pone al secondo posto in classifica - dietro i soliti irlandesi - tra chi non ha problemi seri di salute. Così che non si capisce neanche troppo bene - o forse è per quello - come nella penisola la spesa sanitaria sia così elevata rispetto agli altri partners europei...
Curioso, ancora, che i nostri compatrioti trovino piuttosto controverso il modello di alimentazione che seguono - la dieta mediterranea - perché solo il 22 per cento la ritiene salutare contro un 16 per cento che la ritiene pessima o comunque dannosa. Mentre a fare una dieta per calare di peso e cercare di star meglio c’è una buona maggioranza (57 per cento) di italiani che però risultano agli ultimi posti della classifica guidata da olandesi, spagnoli, inglesi favorevoli intorno al 70 per cento a cercare di dimagrire alimentandosi meno e meglio. Sarà anche perché in Italia la gente non si vede grassa (solo il 31 per cento trova che la gente ha messo su peso rispetto a 5 anni fa) e non si fa troppo caso al fenomeno dei bambini obesi. Anche se il buco nero che ci riguarda è nel successivo capitolo dell’indagine: quello relativo all’attività fisica, necessaria per restare in buona salute. L’Italia è all’ultimo gradino della classifica nella domanda sulla attività fisica svolta effettivamente negli ultimi 7 giorni: solo il 10 per cento risponde «parecchia» e il 14 per cento dice «un pochino». Contro un 46 per cento che confessa candidamente «nessuna» e altre risposte che si avvicinano allo zero assoluto.
Italia popolo di sedentari, insomma, nonostante le centinaia di persone che si vedono quotidianamente fare jogging in tante strade della penisola.

Ma, a voler credere al sondaggio, Paese che gode comunque di buona salute e che contesta un po’ il suo modello nutrizionale. A dirla tutta non è quello che forse ci si aspettava. Ma chi poteva prevedere che, dopo gli ungheresi, a svolgere maggior attività fisica tra i 25 risultassero gli abitanti di Malta?

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