Sempre fuori dal coro anche su pc e smartphone

Quando nel 2008 ilGiornale.it ha aperto i commenti a tutti gli articoli, abbiamo segnato una piccola rivoluzione nel modo di concepire l'informazione in Italia

Sempre fuori dal coro anche su pc e smartphone

Quando nel 2008 ilGiornale.it ha aperto i commenti a tutti gli articoli, abbiamo segnato una piccola rivoluzione nel modo di concepire l'informazione in Italia. Siamo stati i primi a permettere ai lettori di intervenire su qualsiasi contenuto del sito. Nel giro di poche settimane si è così creata una community tanto fedele quanto esigente.

Sin da quando nel 1974 fondò il Giornale, Indro Montanelli sapeva molto bene a chi dovesse realmente rendere conto. «Questo giornale non ha padroni perché nemmeno noi lo siamo scriveva nel suo primo editoriale tu solo, lettore, puoi esserlo, se lo vuoi. Noi te lo offriamo». Oggi come allora questo paradigma non è cambiato: dalle rotative siamo passati ai server, dall'inchiostro fissato indelebilmente sulle pagine ci siamo riversati sui monitor di computer, tablet e smartphone. Il senso di appartenenza, l'amore per la testata, il dogma di essere controcorrente non sono mai venuti meno.

Oggi la community de ilGiornale.it è una vera e propria famiglia che si incontra e si confronta tanto sulle pagine del sito quanto sulle bacheche dei nostri canali social. E così un editoriale, un'analisi o anche un semplice articolo diventano l'occasione per scatenare dibattiti, talvolta sin troppo accesi ma pur sempre costruttivi. Il nostro forum si arricchisce ogni giorno che passa e, a distanza di 13 anni, è sempre più florido e ricco. Perché questa famiglia non smette mai di credere nel «suo» giornale e di battersi perché continui ad essere una piazza libera e anticonformista. Non esiste un identikit-tipo del lettore de ilGiornale.it. Con orgoglio, però, sappiamo che ogni giorno che entriamo in redazione ci troviamo a tu per tu con una famiglia affiatata, sempre «fuori dal coro» e pronta a mettersi incessantemente in gioco. Lo dimostrano i lettori che vengono a trovarci in redazione (e talvolta coccolarci con specialità culinarie), i tantissimi reportage finanziati attraverso la nostra piattaforma di crowdfunding e le sale stracolme agli incontri pubblici organizzati per portarli sul campo incontrando non solo i nostri reporter, fotografi e videomaker ma anche i protagonisti delle storie che quotidianamente raccontiamo.

Durante il lockdown abbiamo deciso di metterci in gioco rifacendo completamente il sito. Oltre ad aver arruolato una delle migliori agenzie di design e ottimi programmatori, abbiamo chiesto (e ottenuto) il supporto dei lettori che si sono fatti avanti con le loro idee. Il risultato è sotto gli occhi di tutti: un giornale innovativo e graficamente accattivante, arricchito da notizie mai preconfezionate e moltissimi contenuti esclusivi.

E gli oltre 2 milioni di lettori unici, che quotidianamente si informano sulle nostre pagine, ci confermano che, da quando nel 2005 è stato fondato, ilGiornale.it non ha mai smesso di essere la loro casa. Una casa ogni giorno un po' più grande.

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